AWS Public Sector Blog

The impact of the cloud on the public administration in Italy

A guest post by Stefano da Empoli, President, Institute for Competitiveness


Digital transformation is changing the modus operandi of organizations – both in the public and private sector. This is also the case for Italy, that is still lagging behind more advanced countries. The speed of transformation will also impact Italy’s growth and the international competitiveness of Italian companies.

The study by the Institute for Competitiveness analyzes policies that are being implemented to enable Italy to achieve the targets set by the European Digital Agenda and to speed up cloud adoption.

The role of the cloud as a platform to enable digital technologies

Cloud computing improves processes, automates tasks, and reduces costs. The cloud provides users with unlimited resources to process and store data, making it possible to cut fixed costs and match spending with need. It offers huge benefits for startups and small-sized organizations, which represent the majority of Italy’s industrial sector.

The adoption of cloud also enables private organizations and the public administration to access services such as big data analytics, artificial intelligence, machine learning, blockchain, and the Internet of Things (IoT).

The results of the study on the economic impacts for companies and the public administration in Italy

From an analysis carried out on a sample of around 19,000 Italian companies, approximately 30% currently use cloud computing – in particular the commercial cloud (18%). If we break this down by organizational size, only 23% of small-sized companies use cloud solutions, while it is more common among medium-sized and large enterprises, where adoption is at 34% and 51%, respectively.

With a 10% increase in business adoption of cloud computing, productivity could be increased – measured in terms of the average added value produced per employee – by approximately €47,600 per year.

The statistical model shows that companies using the cloud have a 27% greater probability of achieving higher revenues than those that do not use cloud solutions, with a greater estimated impact for large enterprises (+56%) compared to SMEs. Among the latter, the adoption of the cloud has an important role among small companies (22% adoption) compared to medium-sized organizations (15% adoption). For those using the commercial cloud, the probability of achieving higher revenues is approximately 24% greater. The use of the cloud, especially the commercial cloud, provides a versatile and flexible solution that requires limited installation and management/maintenance costs, which is advantageous for small companies with fewer resources.

Equally important are the advantages that digital transformation can bring to public administrations including more efficient management, the ability to narrow the gap between public administrations and users (whether citizens or companies), and easier access to services.

For the public administration, this study estimates an annual savings of at least €900 million for municipal bodies alone, due to greater efficiency (around € 728 million) and limiting savings on energy (€177 million). Further annual savings of €275 million are estimated for regional bodies: € 263 million in greater efficiency and €12 million in lower energy costs. Further indirect savings from e-government and e-procurement should also be factored in. For example, reducing the average price to buy goods and services would reduce public spending.

Main challenges

The reasons for the limited dissemination of ICT in companies and in the public administration can be attributed to:

  • limited digital skills of staff
  • lack of connectivity
  • budget cuts and liquidity or other restraints impact on company and public administration procurement.

Policy recommendations

It is necessary to focus on or make quicker progress along Four main issues:

  1. Enhancement of the ultra-broadband network, speeding up the procedures to issue “grey area” tenders, i.e. areas where two out of three companies are located, as well as most Italian municipalities.
  2. Adoption of an adequate policy to support the spread of digital technologies, especially the cloud as an enabling platform for companies, especially SMEs.
  3. Support and incentives for a new policy to support the use of digital technologies and especially the cloud in public administrations, which since April 1st would be able to purchase exclusively from IaaS, PaaS, and SaaS suppliers qualified by AgID.
  4. Digital training and upskilling of public sector employees, with the creation of “skills centers”, under a coordinated framework, as envisioned in the new three-year AgID plan.

Stay tuned

The roadshow made stops in Rome (28 March), Milan (8 May), Palermo (5 June), Venice (27 June) with major findings for regions and municipalities as follows:

  • € 162 mln savings for Lombardy
  • € 100 mln savings for Sicily
  • € 210 mln savings for Veneto, Friuli-Venezia Giulia and Trentino-South Tyrol

The next study – Napoli Edition – will cover Campania, Molise and Calabria regions. Register for your nearest presentation and find all reports here.

Digital Impact: National Edition. Il Parlamentino, MISE ( Italian Ministry of Economic Development) 28 March , Rome


L’impatto del cloud sulle imprese e sulla PA in Italia

di Stefano da Empoli, Presidente Istituto per la Competitività

La trasformazione digitale sta cambiando radicalmente il modus operandi di qualsiasi tipo di organizzazione, sia pubblica che privata. Un percorso che sta interessando anche l’Italia, che come noto ha ancora un gap importante da recuperare rispetto ai Paesi più avanzati. La velocità con la quale avverrà la riduzione di questo divario avrà un impatto significativo sulla crescita dell’Italia e si rifletterà sulla competitività a livello internazionale delle sue aziende.

Lo studio dell’Istituto per la Competitività, presentato in occasione dell’evento Digital Impact, tenutosi lo scorso 28 marzo a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, analizza le policy nazionali che si stanno mettendo in atto per consentire all’Italia di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale europea e per accelerare l’uso del cloud.

Il ruolo del cloud come piattaforma abilitante delle tecnologie digitali

Il cloud computing si configura quale principale piattaforma abilitante per la diffusione delle tecnologie, grazie a una serie di vantaggi, quali ad esempio il miglioramento dei processi, l’automazione di alcune mansioni e l’aumento della qualità di gestione di molteplici altre, insieme alla riduzione dei costi sia a livello IT, sia rispetto all’interazione con fornitori e clienti. Il cloud fornisce inoltre ai propri utenti risorse di elaborazione e storage di dati pressoché illimitate, consentendo di abbattere i costi fissi per le infrastrutture ICT e di commisurare la spesa all’effettiva necessità. Per tali ragioni, il suo utilizzo comporta particolari benefici per le startup e le imprese di dimensioni contenute, che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto produttivo italiano.

In particolare, l’adozione di piattaforme di cloud computing abilita le imprese e la pubblica amministrazione ad accedere a servizi di Big Data Analysis, Intelligenza Artificiale, Machine Learning, Blockchain e Internet of Things.

I risultati dello studio sugli impatti economici per imprese e PA in Italia

Da un’analisi effettuata su un campione di circa 19.000 imprese italiane, emerge come circa il 30% impieghi attualmente soluzioni di cloud computing – in particolare di cloud pubblico (18%). Distinguendo per dimensione d’impresa, solo il 23% delle aziende di piccole dimensioni impiega soluzioni cloud, mentre maggiore è la diffusione tra medie e grandi imprese, dove l’adozione è del 34% e 51%, rispettivamente.

In base a un’analisi di tipo statistico, risulta che se un 10% di imprese in più decidesse di adottare servizi di cloud computing, si potrebbe ottenere un incremento di produttività – misurato in termini di valore aggiunto prodotto, mediamente, da un singolo dipendente – pari a circa 47.600€.

Il modello di regressione impiegato mostra come le imprese che fanno uso del cloud abbiano una probabilità superiore del 27%, rispetto a chi non impiega soluzioni cloud, di conseguire ricavi maggiori, con un impatto stimato superiore per le grandi imprese (+56%) rispetto alle PMI, nell’ambito delle quali l’adozione del cloud sembra avere un ruolo più importante tra le piccole imprese piuttosto che tra le medie (22% vs 15%). Inoltre, mentre la probabilità di ricavi superiori per le (piccole) imprese che utilizzano soluzioni di cloud privato è del 19% in più rispetto a chi non impiega soluzioni cloud, per chi ricorre al cloud pubblico la probabilità di realizzare ricavi maggiori è più alta di circa il 24%. A conferma di quanto sia vantaggioso per le piccole imprese, dotate di minori risorse, l’impiego del cloud, specie pubblico, una soluzione molto versatile, flessibile e che richiede costi sia di installazione che di gestione/manutenzione particolarmente contenuti.
Se i benefici per le imprese sono evidenti e di una certa portata, non meno rilevanti sono i vantaggi che la trasformazione digitale può portare anche nella Pubblica Amministrazione: tra questi, una gestione più efficiente, la capacità di accorciare le distanze tra PA e utenti (siano essi cittadini o imprese), un maggiore e più facile accesso ai servizi.

Per la PA viene stimato nel presente studio un risparmio annuale di almeno 900 milioni di euro solo per gli enti comunali, in gran parte dovuta ad una maggiore efficienza (circa 728 milioni di euro) e per la restante parte grazie ad un contenimento della spesa in prodotti energetici (177 milioni di euro). Ulteriori risparmi annuali per 275 milioni di euro vengono stimati per gli enti regionali: 263 in maggiore efficienza ed i restanti 12 milioni di euro in minori costi energetici. A questo andrebbero ad aggiungersi gli ulteriori risparmi indiretti derivanti dall’aumentata diffusione dell’e-government e dell’e-procurement, che, in quest’ultimo caso, riducendo il prezzo medio sostenuto per l’acquisto di beni e servizi, apporterebbero un ulteriore contenimento della spesa pubblica.

Le principali sfide

Le motivazioni della scarsa diffusione dell’ICT nelle imprese, in particolare nelle PMI, e nella PA sono ascrivibili a diversi fattori:

  • scarse competenze digitali del personale
  • carenze di connettività, specie nelle aree grigie e bianche
  • ristrettezze del budget e vincoli di liquidità o di altro tipo impattano sul procurement delle imprese e delle PA

Le raccomandazioni di policy

Occorre puntare o accelerare lungo 4 direttrici principali:

  1. Potenziamento della capillarità della rete ultra broadband, accelerando ad esempio le procedure di rilascio dei bandi “aree grigie”, porzioni di territorio dove risiedono due aziende su tre, così come una parte significativa dei Comuni italiani.
  2. Adozione di un’adeguata policy di supporto alla diffusione delle tecnologie digitali ed in particolare del cloud quale piattaforma abilitante per le imprese, indirizzate in particolare alle PMI. In considerazione dei risultati dello studio, le agevolazioni dovrebbero favorire prioritariamente servizi offerti in modalità “public cloud”.
  3.  Sostegno e incentivazione di policy a supporto alla diffusione delle tecnologie digitali ed in particolare del cloud presso le PA, che a decorrere dall’1 aprile 2019, potranno acquisire esclusivamente servizi IaaS, PaaS e SaaS qualificati da AgID e pubblicati nel Cloud Marketplace.
  4. Formazione e rafforzamento delle digital skill dei dipendenti pubblici, prevedendo un coordinamento rispetto alla creazione dei “centri di competenze” previsti dal nuovo Piano triennale di AgID.

Stay tuned

Gli eventi di presentazione hanno fatto tappa a Roma (28 marzo), Milano (8 maggio), Palermo (5 giugno), Venezia (27 giugno), mostrando risultati significativi tra i quali risparmi per Comuni e Regioni pari a:

  • € 162 milioni  in Lombardia
  • € 100 milioni in Sicilia
  • € 210 milioni in Veneto, Friuli Venezia Giulia and Trentino Alto Adige

Il prossimo studio – che sarà presentato a Napoli – coprirà le Regioni Campania, Molise e Calabria. È possibile registrarsi agli eventi e trovare tutti i rapporti qui.