La Formula 1 riprogetta l'auto per gare più ravvicinate e un'esperienza più emozionante per i tifosi utilizzando le soluzioni HPC di AWS

Il nome Formula 1 (F1) è sinonimo di velocità. La F1 dispone delle auto da corsa regolamentate più veloci al mondo, che partecipano al campionato internazionale annuale FIA Formula One World Championship. Recentemente, la F1 ha dovuto riprogettare le sue auto per ridurre l'impatto della scia turbolenta che limita la velocità e l'accelerazione delle auto che seguono. "In definitiva, volevamo ridurre la scia in modo che gli spettatori potessero vedere un numero maggiore di sorpassi e azioni ruota a ruota più ravvicinate", afferma Pat Symonds, Chief Technical Officer della Formula 1.

Per riprogettare le auto, la F1 aveva bisogno di abbandonare l'ambiente tecnologico di fluidodinamica computazionale (CFD) on-premise, che utilizza insieme ai test nella galleria del vento per progettare e testare le proprietà aerodinamiche delle auto. "Volevamo una maggiore fedeltà in termini di dettagli di simulazione per la progettazione delle auto", afferma Symonds. "Inoltre, avevamo bisogno di maggiore scalabilità e volevamo ridurre il nostro ciclo di simulazione in modo da poter eseguire simulazioni di CFD più complesse riducendo al contempo i tempi di esecuzione complessivi".

La F1 ha trasferito il suo ambiente di simulazione di CFD su una piattaforma di calcolo ad alte prestazioni (HPC) su Amazon Web Services (AWS) per risolvere le proprie sfide. L'azienda utilizza istanze Amazon Elastic Compute Cloud (Amazon EC2) per eseguire simulazioni efficaci e complesse che visualizzano la turbolenza della scia delle auto e l'impatto sulle auto che seguono. La F1 ha scelto di utilizzare una combinazione di istanze Amazon EC2 C5n e le nuove istanze C6g basate su AWS Graviton2 per ottenere la massima flessibilità in termini di prezzi e prestazioni, in base al processo. Inoltre, la F1 ha utilizzato AWS ParallelCluster per automatizzare il provisioning di diversi cluster HPC per l'ottimizzazione dei processi.

Utilizzando AWS, la F1 ha ridotto i tempi di simulazione di CFD dell'80%: da 60 a 12 ore. "Ora possiamo impostare una simulazione da eseguire la sera e ottenere i risultati la mattina seguente", afferma Symonds. "Con risultati più rapidi, possiamo eseguire più simulazioni complessive e sviluppare più rapidamente il progetto finale dell'auto".

Facendo affidamento sulle istanze Amazon EC2 basate su AWS Graviton2, la F1 ha già ridotto i costi di esecuzione dei suoi carichi di lavoro di CFD del 30% e prevede risparmi ancora maggiori. "Pensiamo che i nostri risparmi sui costi potrebbero aumentare fino al 40 percento", afferma Symonds.

In definitiva, la F1 non è più limitata dal suo ambiente di CFD on-premise. "Ora possiamo eseguire modelli enormi, con oltre mezzo miliardo di celle", afferma Symonds. "Questo è possibile solo grazie ad AWS".

Utilizzando la propria piattaforma di CFD su AWS, la F1 ha progettato un'auto che riduce la perdita di carico aerodinamico nei duelli ruota a ruota dal 50% al 15%, in modo che l'auto sia meno influenzata dalla scia di quella che la precede. Di conseguenza, la F1 può sostenere meglio le priorità strategiche di aumentare la competitività e l'imprevedibilità in pista, oltre a produrre uno spettacolo di livello mondiale per i tifosi. "Ora, le auto possono avvicinarsi l'una all'altra e sorpassare più facilmente", afferma Symonds. "L'esperienza per i fan si rivelerà molto più entusiasmante".