Prospettive degli investitori di capitale di rischio sull'IA generativa per le startup latinoamericane

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Le decisioni strategiche prese all'inizio del percorso di una startup spesso svolgono un ruolo importante nel determinare il suo successo. Tali decisioni sono ancora più determinanti per i fondatori che sono sottorappresentati nel loro settore, poiché potrebbero non avere accesso alle stesse risorse necessarie per supportare molteplici trasformazioni e iterazioni della loro strategia aziendale principale. È importante sottolineare che negli attuali cicli di investimento nell'Intelligenza Artificiale (IA) e nel machine learning (ML), gli investitori stanno diventando sempre più esigenti. Assicurarsi che i fondamentali aziendali abbiano radici solide è di estrema importanza, soprattutto alla luce del recente calo degli investimenti riscontrato dai fondatori latinoamericani.

La buona notizia è che viviamo un momento ricco di opportunità straordinarie. L'IA generativa ha segnato una svolta decisiva per le startup, riducendo i tempi necessari per lo sviluppo di prodotti e aprendo le porte dell’innovazione tecnologica anche a fondatori con meno risorse e una rete professionale ristretta. Noi di Amazon Web Services ci impegniamo a supportare le startup nel cogliere appieno queste opportunità. Attraverso il nostro team dedicato ai fondatori sottorappresentati, collaboriamo con imprenditrici e imprenditori di colore, con disabilità e LGBTQIA+ per accelerare la loro crescita. Momenti come questo capitano raramente e sta a noi sfruttarli al meglio.

Attraverso il programma Underrepresentated Founder/Investor Business Development di AWS, abbiamo avuto l'onore di collaborare con SomoSVC, uno straordinario gruppo di investitori latinoamericani, organizzando una tavola rotonda incentrata sulla creazione di business basati sull'IA generativa, sviluppati dalla comunità latinoamericana e destinati a essa. Questo ci riporta alla domanda iniziale: come possono i fondatori sottorappresentati integrare l'IA generativa nelle loro startup?

Nonostante il mercato dell'IA generativa sia ancora in fase iniziale, anche in questo ambito le barriere all'ingresso possono risultare scoraggianti. Le aziende più affermate, infatti, non solo godono di un marchio riconosciuto e di un capitale da investire, ma hanno anche accumulato una vasta quantità di dati proprietari (grazie ad anni di interazioni con i clienti) che rappresentano un elemento essenziale per la creazione di prodotti di valore nel campo dell'IA.

Anche se hanno i dati, tuttavia, non significa che sappiano come usarli, sostiene Samuel Garcia, un partner presso Amplo VC. Per le aziende che desiderano competere con operatori di maggiori dimensioni, il primo passo consiste nel creare o acquisire un set di dati proprietario che sia difficile da replicare per i concorrenti. Combinando ciò con un team di ingegneri specializzati in intelligenza artificiale e machine learning, "queste persone possono davvero competere con le aziende più affermate, poiché rispetto ad esse sono in grado di fare molto di più", afferma Garcia.

In che modo? Concentrandosi sulle sfide più complesse. Per fortuna, i fondatori ambiziosi hanno l'opportunità di sbloccare il valore per le aziende consolidate, poiché queste ultime dispongono di un'eccessiva quantità di dati che le startup possono aiutare a sfruttare, afferma Alan Arturo Day, investitore di New York Life Ventures. È probabile che i casi d'uso iniziali si concentrino su flussi di lavoro rivolti all'interno, che rappresentano un'opportunità immediata per le startup di convalidare la propria tecnologia. "Non è così rischioso e non ci sono così tanti ostacoli normativi", afferma Alan.

Esistono anche applicazioni ad alto rischio dell'IA generativa ancora distanti dall'essere implementate. Si tratta di casi d'uso rivolti alla clientela, come supportare le scelte su prodotti assicurativi o fornire consulenza sugli investimenti. Questi casi richiederanno più tempo, vari test e fasi di implementazione graduale prima che le aziende siano pronte ad adottarli su larga scala.

Gli ostacoli normativi che potrebbero scoraggiare le grandi aziende, possono invece favorire una startup, se il team è disposto a cambiare approccio. Ne è convinta Lisette Tellez, presidente del CdA di SomosVC e CEO di Ocean Azul Partners. Secondo lei, le società che hanno investito per ottenere certificazioni e autorizzazioni, ora hanno solo bisogno del prodotto giusto per sfruttare appieno il momento propizio dell'IA generativa.

"Una delle nostre società in portafoglio opera in un settore regolamentato, quello bancario, e ha rilevato che si tratta di un'ottima opportunità", spiega Tellez. Le nuove realtà che sviluppano chatbot IA per il mondo finanziario incontrano poca concorrenza, perché le aziende più affermate hanno già rapporti di fornitura consolidati con i loro clienti. "Per le aziende già attive, aggiungere una nuova linea di prodotti o funzionalità non farà altro che rendere il prodotto ancora più appetibile" sottolinea Tellez.

Non si tratta solo di "aggiungere superficialmente delle interfacce di IA generativa che non portano una vera differenziazione", afferma Garcia. Si tratta piuttosto di sfruttare l'IA per distinguersi dalla concorrenza. Quando valuta se investire o meno in un prodotto di IA, Garcia chiarisce che non cerca solo aziende con una grande quantità di dati proprietari, ma anche realtà che progettano prodotti pensando a un vero e proprio modello di business. "Un'offerta totalmente nuova basata su un set di dati in nostro possesso rappresenta una scelta relativamente semplice, ma quando si tratta di decidere se introdurre una nuova funzionalità, ciò che conta veramente è se possiamo giustificare un costo aggiuntivo per i clienti".

Ovviamente, l'altra domanda fondamentale da porsi è: qual è la concorrenza? E altrettanto importante: come stanno sviluppando la propria soluzione? Sergio Monsalve, socio fondatore di Roble Ventures, ha riflettuto sul vantaggio relativo del Software as a Service (SaaS) rispetto ai modelli di servizi gestiti. In questo momento di transizione dall'era dei big data all'era dell'IA generativa, afferma: "Non sono sicuro che il modello SaaS preimpostato (set it and forget it) funzionerà". Invece, "è molto più sensato per le startup raccogliere i dati, gestirli per il cliente, fornire tutte le risposte richieste e quindi fatturare compensi congrui per il servizio offerto".

Per competere al meglio nello spazio dell'IA generativa, la strategia migliore potrebbe essere quella di unire le forze attraverso fusioni, acquisizioni e consolidamenti. "Nell'ambito dell'IA, uno più uno è uguale a tre", aggiunge Monsalve. "Se si uniscono due aziende che possiedono set di dati proprietari, competenze di machine learning e professionisti di alto livello nell'IA, si possono ottenere sinergie tali da garantire un concreto ritorno sull'investimento".

Per un fondatore che cerca di essere acquisito, è importante avere uno stack tecnologico definito ed efficiente, aggiunge Tellez. Ma ancora meglio è puntare sul proprio elemento di differenziazione. Per i fondatori dell'America Latina, ciò potrebbe significare personalizzare i prodotti per cui si vanta una profonda esperienza e in collaborazione con risorse come SomosVC e FounderFamilia. Se si ottimizza il prodotto in base alle esigenze specifiche di un segmento di clienti, si crea un volano di dati: più clienti si attirano, più il prodotto migliora e si perfeziona.

C'è anche l'opportunità incredibile di sfruttare un bacino di talentuosi ingegneri esperti di IA e ML. Presso AWS in America Latina, abbiamo osservato fondatori di startup, come il CEO Israel Niezen che ha cofondato Factored, beneficiare del nearshoring. Questo approccio non solo ha garantito un'eccezionale qualità di talenti nei fusi orari degli Stati Uniti, ma ha anche offerto una soluzione economicamente conveniente, ha diversificato il team e ha sostenuto la community. Come sempre, sia SomosVC che AWS si sono rivelati pronti ad offrire assistenza.

"Desidero sottolineare un aspetto", afferma la direttrice esecutiva di SomosVC Mariela Salas alla fine della conversazione. "Il fatto che abbiamo un gruppo di cinque latinoamericani che parlano di intelligenza artificiale è incredibile. Non so se l'abbiamo mai visto prima. Sono entusiasta che questo accada più spesso".

Secondo il Report annuale per il 2022 di SomosVC, gli investitori latinoamericani rappresentano il 2% nel settore, anche se l'etnia di riferimento rappresenta il 19% della popolazione statunitense. "La nostra organizzazione è concentrata sulla crescita e sul sostegno dell'ecosistema del capitale di rischio latinoamericano", spiega Salas. "In particolare, miriamo ad aumentare la rappresentanza dei professionisti latinoamericani nel capitale di rischio, ad aiutare gli investitori di rischio latinoamericani a sviluppare le loro carriere e le loro reti, e a migliorare l'accesso al capitale per le società di venture capital guidate da latinoamericani".

AWS, in collaborazione con LatinoVC e altre organizzazioni, promuove dialoghi aperti al fine di colmare il divario tra investitori e fondatori latinoamericani. Questi dialoghi offrono ai fondatori preziosi spunti per affinare le proprie strategie di raccolta fondi, aumentando così le possibilità di successo. Inoltre, tali conversazioni guidano i fondatori nell'allineamento dello sviluppo dei loro prodotti alle priorità e alle necessità ritenute fondamentali dagli investitori. Siamo impegnati a portare avanti questa iniziativa. Attraverso partnership con investitori di capitale di rischio, università, incubatori, acceleratori, spazi di coworking e molte altre realtà, lavoriamo per garantire che i fondatori latinoamericani e di altre comunità possano continuare a crescere e avere successo.

Hai domande o idee? Puoi scriverci all'indirizzo nehgre@amazon.com per contattare Nehemiah e il team di sviluppo aziendale di Underrepresented Founder Startup. Desideriamo sentire la tua opinione.

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Aaron Melgar

Aaron Melgar

Aaron contribuisce allo sviluppo dell'ecosistema delle startup e del venture capital nel campo dell'IA/ML presso AWS, con un focus sulla crescita delle aziende nella fase iniziale. È un ex fondatore, Product Manager di Serie-A, Direttore di Machine Learning e Consulente Strategico. Americano di prima generazione, ama il tennis, il golf e i viaggi, e nutre un interesse particolare nello scambio di raccomandazioni di audiolibri su temi legati all'economia, alla psicologia o al business.

Nehemiah Green

Nehemiah Green

Nehemiah Green ricopre il ruolo di Global Partnerships Lead per il team Underrepresented Founder Startup Business Development di AWS. Si occupa di instaurare relazioni nelle fasi iniziali con fondatori sottorappresentati. Collaborando con investitori Venture Capital, incubatori e acceleratori, Nehemiah si assicura che questi fondatori ricevano le risorse vitali necessarie per dimensionarsi e crescere. In passato ha lavorato presso Handshake e Patreon occupandosi di iniziative strategiche di business development. Nehemiah ha conseguito una laurea presso la Tufts University e un Master of Educaton presso la Harvard University.

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