La Marzocco libera il potenziale dei propri dati con i servizi IoT di AWS

“Il driver più importante che ci ha orientati verso il cloud pubblico e i servizi gestiti”, dice Roberto Bianchi, Coo de La Marzocco, “è stato il numero limitato di persone che avevo a disposizione nel team IT. Volevo avere alti livelli di sicurezza e affidabilità di default, e utilizzare il tempo delle mie risorse per creare servizi a valore aggiunto”.

La Marzocco introduce il cloud per la prima volta in un progetto dedicato alla creazione di una dashboard per analizzare i consumi energetici: in soli due mesi realizza un sistema in grado di ottimizzare l’utilizzo di energia autoprodotta con gli impianti fotovoltaici, che passa dal 20 all’80% grazie a un impiego efficace ed efficiente dei dati.

Comprese le potenzialità del cloud, La Marzocco inizia a pensare a un ecosistema completo basato sul cloud pubblico, composto da un datalake (realizzato già a partire dal 2020), una soluzione di BI, un’architettura IoT (migrata in cloud nel 2022), e un parco di applicazioni (tre rivolte agli utenti, tecnici e clienti finali, e una a uso interno per i reparti di produzione).

“Abbiamo scelto AWS”, racconta Bianchi, “perché abbiamo riconosciuto in loro quella leadership e quel carattere pionieristico che caratterizzano anche la nostra azienda. Abbiamo trovato un grande know how a tutti i livelli, un’ottima documentazione, un’estrema semplicità delle soluzioni e anche un sistema di pricing che anziché penalizzarci ci premiava, garantendoci scalabilità e flessibilità. Rispetto agli altri competitor il processo di ingaggio e implementazione è stato sicuramente più fluido e le soluzioni sono tecnologicamente più avanzate”.

Il datalake, cuore della piattaforma dati di La Marzocco, era implementato su Amazon Simple Storage Service (S3) ancora prima del passaggio ai servizi IoT di AWS, unitamente ad Amazon QuickSight per le funzionalità di BI. L’infrastruttura serverless che garantisce la ricezione e la gestione dei dati dalle macchine, senza nessun problema nei momenti di picco, è invece affidata ad Amazon Athena e Amazon Timestream, oltre che alla piattaforma AWS IoT Core. Supportata dal partner Omnys, che ha messo a disposizione di La Marzocco il suo stack IoT basato su tecnologie AWS e sullo standard Infrastructure-as a-Code (IaC), l’azienda riesce in pochi giorni e senza intoppi a migrare tutte le macchine connesse sulla nuova piattaforma IoT.

Mentre il datalake e le dashboard di BI erano già collaudate e diffuse in vari processi aziendali, con notevoli riscontri positivi sia in termini di efficienza di cultura del dato, la soluzione IoT in cloud è stata implementata solo alla fine del 2022, dopo un breve Proof of Concept (POC) che ha però mostrato subito chiari e incoraggianti risultati rispetto alla piattaforma in SaaS precedente.

“I vantaggi che abbiamo riscontrato sono su diversi fronti”, dice Alessandro Alesio, Business Data Analyst di La Marzocco, “sicurezza e affidabilità sono aumentate e soprattutto non sono più un problema da risolvere al nostro interno; negli ultimi sei mesi non c’è mai stato né un inconveniente sui dati né un fermo macchina. Le performance sono aumentate di dieci volte, cosa che ci ha permesso di migliorare notevolmente la customer experience degli utenti delle nostre applicazioni (tecnici e utenti finali)”.

La Marzocco ha anche riscontrato una riduzione drastica dei tempi di aggiornamento delle macchine connesse (in poche ore vengono inviati e installati gli aggiornamenti del firmware di circa 100mila macchine da caffè in tutto il mondo) e una riduzione altrettanto netta dei costi: “oggi il sistema ha un costo circa otto volte inferiore a quello di gestione della piattaforma SaaS”, dice Shayan Aslani, IoT Manager di La Marzocco, “con una flessibilità molto superiore”.

“Lavorare con AWS vuol dire introdurre in azienda la democratizzazione e la cultura del dato”, conclude Bianchi, “ed è anche merito di questa partnership se oggi La Marzocco è un’azienda data driven, pronta ad affrontare nuove sfide come la manutenzione predittiva delle macchine (che ci consentirà di essere ancora più sostenibili allungando la vita media dei nostri prodotti) o l’erogazione di ulteriori servizi avanzati ai nostri clienti attraverso nuove App che ci permetteranno di conoscere sempre meglio gli utenti”.