Facciamo luce sull'eccellenza nera: tre fondatori condividono le loro storie

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Per celebrare il Mese della storia dei neri, per tutto febbraio Startup AWS pubblicherà post che evidenziano i contributi degli sviluppatori e dei leader tecnologici neri: il loro merito maggiore è ispirare, incoraggiare e sostenere altre persone, specialmente quelle storicamente sottorappresentate nel mondo della tecnologia, a dimostrazione di ciò che è possibile fare.

Oggi parliamo con tre fondatrici e leader nere: Kwame Boler e Natasha Green, CEO e co-fondatrici rispettivamente di Spritz e Intervene, e Chandler Malone, CEO di Bootup.

Queste leader e innovatrici nere stanno influenzando le loro comunità, i loro settori e non solo.

Continua a leggere per scoprire come hanno superato gli ostacoli e come incoraggiano e guidano i giovani fondatori neri nel campo della tecnologia e non solo.

Kwame Boler è CEO e co-fondatrice di Spritz, l'applicazione a servizio completo che consente agli addetti alle pulizie residenziali di gestire le pratiche burocratiche, rimanere organizzati e guadagnare di più.

D: Parlami di alcuni degli ostacoli che hai dovuto affrontare come fondatrice. Cosa hai imparato su te stessa durante il percorso?

R: Come fondatrice, ho dovuto affrontare molte sfide lungo la strada. Uno dei maggiori ostacoli che ho incontrato è stato quando la mia azienda precedente, neu, ha dovuto chiudere e trasformarsi per diventare Spritz. È stato un momento difficile per la squadra, ma non ci siamo lasciati abbattere.

Per neu eravamo partiti da zero con soli 3.000 USD di finanziamenti da parte di amici, ed entro la fine del 2019 abbiamo ingrandito l'attività fino a generare quasi 400.000 USD di valore lordo della merce in una sola città. Nel 2020, il nostro obiettivo era chiudere il primo round di finanziamento con capitale di rischio partecipando all'acceleratore Techstars ed espanderci in altri mercati. Sfortunatamente, quando il settore dei viaggi è crollato a causa della pandemia, abbiamo dovuto rivedere i nostri piani. Tuttavia, abbiamo deciso di cogliere l'occasione per cancellare il nostro debito tecnico e, dopo aver preso la difficile decisione di licenziare il team operativo, abbiamo continuato a costruire e incrementare la nostra idoneità al mercato includendo i dispositivi di protezione individuale nell'offerta di servizi. A dispetto delle circostanze, quell'anno abbiamo chiuso con successo il nostro primo round di finanziamento con capitale di rischio. Eravamo ben avviati verso la crescita: alla fine del 2021 avevamo raddoppiato il valore lordo della merce complessivo, portandolo a quasi 900.000 USD di vendite, e ci eravamo espansi nel nostro secondo mercato.

La sfida più impegnativa, tuttavia, doveva ancora presentarsi: mentre ci preparavamo per un nuovo round di finanziamento di capitale di rischio, all'ultimo minuto il nostro investitore principale non è riuscito a trasferirci i fondi, nonostante diverse rassicurazioni e l'impegno vincolante.

Di conseguenza, abbiamo dovuto licenziare il 90% del personale e rivalutare il nostro piano. È stato un periodo difficile, ma nel 2022 alla fine ci siamo orientati verso Spritz, una piattaforma SaaS che semplifica la complessità della gestione del back office per gli addetti alle pulizie residenziali. Abbiamo dedicato la maggior parte dell'anno scorso alla conoscenza dei clienti e alle ricerche di mercato. A ottobre, siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere che quasi 4.000 persone si erano iscritte alla nostra lista d'attesa in previsione del lancio del prodotto. Nonostante le difficoltà, sono incredibilmente grata al team che ci ha aiutato ad arrivare dove siamo oggi.

Queste esperienze mi hanno insegnato che a volte i problemi più difficili possono essere benedizioni sotto false spoglie.

D: Quale consiglio daresti ai giovani fondatori che vogliono avviare una propria azienda?

R: Per chi è pronto a intraprendere l'entusiasmante viaggio di avviare una propria azienda, queste sono le cinque lezioni più importanti che ho imparato lungo il percorso:

Nonostante le sfide, i mercati al ribasso possono costituire il momento più propizio per costruire un'azienda.

  • Il mio consiglio migliore per creare un team di successo è sfruttare strumenti come LinkedIn per reperire talenti e circondarti di persone che conosci, ami e di cui ti fidi, con competenze complementari alle tue. Quindi, esamina attentamente i tuoi punti di forza e di debolezza e cerca persone che possano integrarli e mettere in gioco competenze diverse. Costruire un team forte e coeso è alla base di un'azienda di successo.
  • Un altro consiglio è di non lasciare il tuo lavoro attuale, non ancora. Coltivare il tuo progetto nel tempo libero alla sera può essere una svolta e un'eccellente opportunità per mettere alla prova le tue capacità imprenditoriali, convalidare la tua idea di business, accantonare dei risparmi e prepararti al successo. Dedicando le tue serate al progetto che ti appassiona, manterrai la concentrazione e la motivazione e non perderai la sicurezza del tuo posto di lavoro. In questo modo, quando arriverà il momento di abbandonare il tuo impiego regolare, potrai concentrarti completamente sulla tua startup senza preoccuparti dei soldi.
  • Inoltre, prima di buttarti anima e corpo alla creazione del prodotto, ti consiglio di dedicare il tempo necessario a condurre ricerche sul mercato e a verificare le tue ipotesi con i riscontri dei clienti. Questo ti aiuterà a evitare punti ciechi e ad assicurarti di costruire pensando ai tuoi clienti.
  • Inoltre, devi comprendere a fondo che il tuo patrimonio più prezioso è la tua rete. Costruire una startup di successo richiede una comunità, proprio come per crescere un bambino serve un villaggio. Metti in gioco te stesso/a e la tua idea partecipando al maggior numero possibile di eventi di networking per startup. Sviluppa relazioni e circondati di persone con una mentalità simile, che hanno esperienza e possono darti i consigli giusti. Sfrutta una rete di consulenti e potenziali investitori per filtrare le informazioni e prendere decisioni efficaci.
  • Infine, non tralasciare la cura di te: avviare un'azienda è una maratona, non uno sprint, ed è essenziale mantenere un ritmo adeguato e rimanere gentili con sé stessi e la propria squadra. Ogni tanto fa bene concedersi una pausa e festeggiare le vittorie: assicurati solo di mantenere aperte le linee di comunicazione con il tuo team e gli investitori.

Con tanto impegno, molta determinazione e un pizzico di fortuna, anche tu puoi costruire un'azienda di successo.

Natasha Green è la fondatrice e CEO di We Intervene, che fornisce alle scuole un archivio centralizzato di risorse e assistenti virtuali in tempo reale per facilitare l'accesso delle famiglie alle risorse di cui hanno bisogno e che desiderano 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

D: Parlami di alcuni degli ostacoli che hai dovuto affrontare come fondatrice. Cosa hai imparato su te stessa durante il percorso?

R: Il primo dicembre ho partorito una bimba morta. Le ho dato il nome di Jurni. Come donna nel campo della tecnologia che desidera avere una famiglia, questo avvenimento ha rappresentato per me un'enorme battuta d'arresto fisica ed emotiva. Ne ho scritto su LinkedIn.

Ho imparato che la comunità può aiutarmi a superare quasi tutto. Ad esempio, ho potuto continuare a definire i requisiti di sicurezza per We Intervene grazie a Audree, che ho incontrato in AWS Reach ed è diventata la mia Virtual Chief Information Security Officer (VCISO) part-time. Si è occupata lei di supervisionare le tappe fondamentali di sviluppo del prodotto in vista di un incontro decisivo che abbiamo avuto a febbraio, quando stavo cercando di superare la perdita di mia figlia.

Anche mantenere la calma può essere una sfida. Alcuni settori possono reagire più lentamente al potenziale del tuo prodotto: devi continuare a istruire i potenziali clienti sull'impatto che il tuo prodotto avrà, tenendo bene a mente perché hai deciso di intraprendere questo percorso imprenditoriale e quale impatto vuoi avere. Molte persone notano i fenomeni quando riscuotono successo, ma il percorso non è stato rapido come potrebbero pensare; sono trascorsi molti giorni tra la fase di avvio e la prima fase di acquisto. Ancora più giorni separano la fase di avvio e quella di uscita o addirittura di incasso di milioni di dollari. La chiave è sempre la pazienza: pazienza con sé stessi e con tutti coloro che ci circondano.

D: Quale consiglio daresti ai giovani fondatori che vogliono avviare una propria azienda?

R: L'importante è buttarsi e avviare il progetto o l'attività che hai in mente. Ma prima, conviene testare le tue ipotesi sull'idea. Ad esempio, se desideri avviare una società di marketing su TikTok, puoi provare a offrire i servizi gratuitamente per un paio di persone e sentire cosa pensano del tuo lavoro.

Oppure, magari nel tuo tempo "libero" hai completato centinaia di progetti: fai avanzare le tue testimonianze o recensioni positive al gruppo successivo, che li valorizzerà economicamente. Ci sarà poi un altro gruppo disposto a pagarti di più man mano che migliorerai nel tuo mestiere. Cerca sempre di fare chiarezza su ciò che offri e a chi lo offri: è inutile dire che ti rivolgi a tutti quando il tuo vero target sono gli imprenditori freelance.

Inoltre, sappi che la prima azienda potrebbe non essere quella con cui percorrerai tutto il cammino: potrebbero volerci un paio di aziende. Potresti chiedere il parere di un contabile in merito alla struttura aziendale più opportuna per dare spazio a tutte le tue idee.

Se dovessi ripartire da zero con la mia impresa, avrei creato innanzitutto una S-corp, poi avrei portato avanti tutte le mie idee imprenditoriali sotto quell'egida invece di avviare una LLC per ogni idea che mi passa per la mente. Ho sprecato molti soldi per la struttura aziendale e pagato più tasse del necessario.

Chandler Malone è un imprenditore con tre anni di esperienza che ora sta creando Bootup, un mercato del lavoro educativo che aiuta le persone a trovare il primo impiego nel settore tecnologico a prescindere dal background formativo, mentre aiuta le aziende a risolvere i problemi della propria pipeline di talenti attraverso l'accesso a talenti già vagliati.

D: Parlami di alcuni degli ostacoli che hai dovuto affrontare come fondatrice. Cosa hai imparato su te stessa durante il percorso?

R: Per i fondatori, uno dei compiti più difficili - e di cui nessuno parla - è costruire e far crescere un team forte. Come startup, il capitale che abbiamo raccolto ci ha sicuramente assicurato flessibilità, ma non possiamo ancora competere con le grandi aziende tecnologiche in termini di salari, benefit e risorse.

Due dei miei maggiori punti di forza sono l'intraprendenza e la capacità di pensare fuori dagli schemi per trovare soluzioni. Ciò ha portato alla creazione di un team di ingegneri interno completamente distribuito in Bolivia e Venezuela. Siamo stati in grado di assumere gli ingegneri più esperti senza sforare il budget.

Nel 2023 e in futuro, i manager dovrebbero concentrarsi sulla comprensione dei modi migliori per reperire e distribuire i migliori talenti a livello globale. L'ubicazione geografica non rappresenta più un limite: i team in grado di trovare e trattenere le persone migliori, indipendentemente da dove si trovino, avranno successo a lungo termine.

Costruire il nostro team mi ha anche insegnato ad ascoltare con maggiore attenzione, mi ha reso più perspicace e mi ha spinto a nutrire più fiducia nel mio istinto.

D: Quale consiglio daresti ai giovani fondatori che vogliono avviare una propria azienda?

Non lasciarti abbagliare dalle luci della ribalta; mantieni la concentrazione sul percorso. Alcuni fondatori sono sempre in prima pagina o presenziano a tutte le conferenze: buon per loro.

Il tuo compito non è emulare gli altri fondatori né ottenere l'approvazione degli investitori o dei media. Alla fine, il tuo compito è gestire un'azienda, e tutto ciò che non è focalizzato sul fornire un servizio migliore ai clienti è una distrazione.

Conclusioni

Concludiamo rivolgendo a Kwame un'ultima domanda.

D: Cosa ti entusiasma o ti rincuora per il futuro delle startup di proprietà e guidate da neri?

R: Gli incredibili progressi che ho visto negli ultimi anni mi fanno ben sperare per il futuro delle startup di proprietà e guidate da neri. Sono sempre più numerosi i fondatori neri che hanno accesso a risorse, capitali e una crescente comunità di sostenitori che aiutano a spianare la strada per chi verrà dopo.

L'ecosistema si sta evolvendo e, con una combinazione di iniziative consapevoli e le continue storie di successo, sono fiduciosa che ci stiamo muovendo verso un futuro migliore per gli imprenditori neri. Naturalmente, i problemi sistemici non si risolvono da un giorno all'altro, ma è stimolante vedere i progressi già compiuti.

Un aspetto particolarmente incoraggiante è l'aumento dei fondi sotto la guida di neri, che riducono il rischio percepito dell'investimento nei fondatori neri. E con l'aumento dell'accesso alla ricchezza tra i neri, assisteremo a un numero sempre maggiore di imprenditori neri che portano avanti le proprie idee.

Nella comunità tecnologica, spesso ci aspettiamo che il cambiamento avvenga con la stessa rapidità con cui si scrive una riga di codice; stiamo imparando, però, che alcuni problemi sono sistemici e profondamente radicati. Tuttavia, i progressi compiuti e la crescente accessibilità a risorse di qualità mi fanno ben sperare che, nel tempo, sempre più fondatori neri avranno le opportunità che meritano.

Tiffany Johnson

Tiffany Johnson

Nel ruolo di Global Business Development Manager del team Underrepresented founders (URF) business development (BD) presso Startup AWS, Tiffany Johnson è altamente stimata e apporta una vasta esperienza e competenza. Originaria della Guyana, in Sud America, Tiffany è una forza trainante nella creazione e gestione di programmi di supporto per i fondatori sottorappresentati. È riconosciuta per i suoi preziosi contributi alla famiglia Amazon, con oltre sei anni di esperienza, in particolare come promotrice del rivoluzionario Black Business Accelerator da 150 milioni di dollari. Al di là del suo impegno professionale, Tiffany dedica il proprio tempo al servizio della comunità come membro del consiglio della United Way di King County. Quando non è al lavoro, ama esplorare il mondo con la sua famiglia e immergersi in diverse culture.

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