Domande frequenti su Amazon AppStream 2.0

Domande generali

AppStream 2.0 è ottimizzato per lo streaming di applicazioni e la conversione SaaS.

Come servizio di streaming o servizio di conversione SaaS, Amazon AppStream 2.0 consente di trasferire le applicazioni desktop in AWS senza doverne riscrivere il codice. Installare le tue applicazioni su AppStream 2.0, impostare le configurazioni di avvio e rendere le tue applicazioni disponibili agli utenti è semplice. AppStream 2.0 offre un'ampia selezione di opzioni di configurazione per consentirti di selezionare il tipo di istanza e i parametri di scalabilità automatica che meglio si adattano alla tua applicazione e ai requisiti dell'utente finale. AppStream 2.0 consente di avviare applicazioni nella tua rete, il che significa che le applicazioni possono interagire con le risorse AWS esistenti.

AppStream 2.0 funziona con il Thin client di Amazon WorkSpaces per un accesso economico, facile da gestire e sicuro a desktop virtuali, migliorando la produttività degli utenti finali e del personale informatico. AppStream 2.0 offre la funzionalità multi-sessione, che consente a più utenti di condividere calcolo, memoria, archiviazione e software di sistema associati a una determinata istanza AppStream 2.0. Ciò consente di ridurre i costi della soluzione e massimizzare l'utilizzo delle risorse, oltre a permettere agli amministratori IT di supportare un'ampia gamma di tipi di utenti con un'unica soluzione flessibile. La funzionalità multi-sessione è supportata solo per le configurazioni Windows di parchi istanze Always-on e On demand. Le istanze multi-sessione vengono addebitate su base oraria, indipendentemente dal numero di sessioni utente in esecuzione per istanza. Consulta la pagina dei prezzi per ulteriori informazioni.

Amazon AppStream 2.0 è il servizio di streaming di applicazioni desktop di nuova generazione di AWS. Amazon AppStream era un servizio basato su kit SDK con cui i clienti potevano configurare il proprio servizio di streaming progettando apposite soluzioni. AppStream 2.0 offre un servizio di streaming interamente gestito che non richiede alcuna impostazione. AppStream 2.0 offre una più ampia gamma di tipi di istanze, esegue lo streaming di applicazioni desktop su browser Web compatibili con HTML5 senza plug-in, fornisce supporto per il doppio monitor su browser Web, 4 monitor, monitor 4K e periferiche USB mediante il client AppStream 2.0 per Windows. Inoltre, AppStream 2.0 semplifica la gestione del ciclo di vita delle applicazioni e fornisce servizi di accesso alle applicazione nel VPC.

No, non è possibile utilizzare il servizio Amazon AppStream originale. Amazon AppStream 2.0 offre una più ampia gamma di tipi di istanze, esegue lo streaming di applicazioni desktop senza riscritture, semplificando la gestione del ciclo di vita delle applicazioni e consentendo alle tue app di accedere ai servizi nel tuo cloud privato virtuale.

Lo streaming interattivo delle applicazioni dal cloud è caratterizzato da numerosi vantaggi:

Disponibilità immediata: lo streaming delle applicazioni mediante Amazon AppStream 2.0 consente agli utenti di iniziare subito a utilizzare l'applicazione, quando sono in uso istanze Image Builder o parchi istanze sempre attivi, senza rallentamenti causati da download di file di grandi dimensioni o installazioni.

Superamento dei vincoli dei dispositivi: puoi sfruttare tutta la potenza di elaborazione di AWS per offrire un'esperienza d'uso altrimenti impossibile a causa delle limitazioni in fatto di GPU, CPU, memoria o archiviazione fisica tipiche dei dispositivi locali.

Supporto multipiattaforma: puoi selezionare le applicazioni esistenti e trasmetterle in streaming a un computer senza apportare alcuna modifica.

Aggiornamenti semplici: poiché l'applicazione viene gestita a livello centralizzato da Amazon AppStream 2.0, l’aggiornamento della tua applicazione è semplice come distribuire una nuova versione dell'applicazione in Amazon AppStream 2.0. Non sono necessarie altre operazioni, né l'intervento dei clienti, per aggiornare subito le applicazioni.

Maggiore sicurezza: Amazon AppStream 2.0 esegue le applicazioni su istanze all'interno di AWS e trasmette solo pixel crittografati al dispositivo dell'utente finale. Puoi applicare vari controlli di sicurezza forniti da AWS per proteggere le tue istanze di streaming. Per ulteriori dettagli, consulta la pagina Sicurezza in Amazon AppStream 2.0.

Numerosi tipi di applicazioni funzionano in modo ottimale in streaming, ad esempio le applicazioni CAD, CAM, CAE, le applicazioni di modellazione 3D e simulazione, i giochi, i software per video e fotoritocco, nonché le applicazioni di diagnostica per immagini e quelle per il settore scientifico. Queste applicazioni traggono il massimo beneficio dalla tecnologia di streaming perché possono avvalersi delle ingenti risorse di elaborazione di AWS, ma allo stesso tempo gli utenti possono interagire con le applicazioni anche mediante dispositivi a basso consumo, con variazioni impercettibili a livello di prestazioni.

Sì. Amazon AppStream 2.0 supporta la maggior parte dei microfoni analogici e USB, inclusi quelli integrati.

Sì. Amazon AppStream 2.0 supporta la maggior parte dei dispositivi USB come i mouse 3D mediante il client Windows. Tutti i dispositivi USB sono disabilitati per default. Gli amministratori possono abilitare i dispositivi USB per i propri utenti. 

Per abilitare input audio, gli utenti dovranno selezionare l'icona Settings nella barra degli strumenti di Amazon AppStream 2.0, quindi l'opzione Enable Microphone.

L'argomento Conferenze video e audio nella documentazione di AppStream 2.0 fornisce linee guida che consentono agli utenti di utilizzare le proprie webcam in una sessione in streaming di AppStream 2.0.
 

Per le sessioni in streaming, AppStream 2.0 supporta una risoluzione video massima della webcam di 1080p, che equivale a 1920x1080 pixel.

Per ulteriori informazioni, visita Audio-Video in tempo reale nella documentazione di AppStream 2.0. 
 

Gli utenti connessi a una sessione di streaming tramite il client AppStream 2.0 o un browser Web possono abilitare, disabilitare e selezionare la webcam e il microfono da utilizzare nella loro sessione utilizzando la barra degli strumenti di AppStream 2.0. 

Il miglior tipo di istanza di AppStream 2.0 dipende dalle applicazioni di videoconferenza in uso, dai requisiti di prestazioni e dall'ambiente. Ti consigliamo di testare diversi tipi di istanze e di valutare come funzionano nel tuo ambiente con le applicazioni di videoconferenza che vuoi utilizzare. In questo modo potrai scegliere il tipo di istanza più adatto alle tue esigenze. Per ulteriori informazioni sui tipi di istanze disponibili, consulta la pagina dei prezzi di Amazon AppStream 2.0.

Google Chrome, Microsoft Edge, Firefox e altri browser Web supportano l'input audio nelle sessioni di streaming di Amazon AppStream 2.0. Microsoft Internet Explorer 11 (IE11) non supporta input audio, perciò nelle sessioni di streaming su tale browser l'opzione relativa al microfono non sarà disponibile nella barra degli strumenti di Amazon AppStream 2.0. Per utilizzare una webcam locale all'interno di una sessione di streaming AppStream 2.0, connettiti da un browser Web basato su Chromium, incluso Google Chrome o Microsoft Edge. 

Agli utenti occorrono applicazioni configurate da un amministratore, un browser Web moderno in grado di supportare HTML5, una connessione Internet a banda larga con almeno 2 Mbps di capacità e accesso in uscita a Internet mediante HTTPS (443). Per le sessioni in streaming di AppStream 2.0 basate sul Web sono supportati al massimo due monitor. Per utilizzare quattro monitor, monitor 4K e periferiche USB, come mouse 3D, è possibile scaricare e utilizzare il client AppStream 2.0 per Windows.

Il client AppStream 2.0 per Windows è un'applicazione nativa progettata per gli utenti che hanno bisogno di funzionalità aggiuntive che non sono disponibili per i browser Web durante le sessioni in streaming AppStream 2.0. Il client AppStream 2.0 consente agli utenti di utilizzare più monitor e periferiche USB, ad esempio mouse 3D, con le loro applicazioni. Il client supporta inoltre le scelte rapide da tastiera, ad esempio Alt + Tab, scelte rapide per gli appunti e tasti funzione. Le versioni Windows 7, Windows 8, Windows 8.1 e Windows 10 supportano il client di AppStream 2.0. Sono supportate entrambe le versioni a 32 e a 64 bit di Windows.

I requisiti di sistema minimo sono 2 GB di RAM e 150 MB di spazio su disco.

Per le sessioni in streaming basate sul browser, AppStream 2.0 supporta fino a due monitor con una risoluzione massima dello schermo di 2560x1440 pixel per monitor. Il client di AppStream 2.0 per Windows supporta fino a quattro monitor con una risoluzione massima dello schermo pari a 2560x1440 pixel per monitor. Per le sessioni streaming supportate da famiglie di istanze Graphics Design e Graphics Pro, anche il client di AppStream 2.0 supporta fino a due monitor con una risoluzione massima dello schermo pari a 4096x2160 pixel per monitor.

Gli utenti possono scaricare e installare il client Windows. Per utilizzare le periferiche USB, gli utenti devono disporre dei diritti di amministratore per installare il driver USB di AppStream 2.0. È possibile installare il client Windows utilizzando strumenti di implementazione remoti come Microsoft System Center Configuration Manager (SCCM). Per ulteriori informazioni, consulta la documentazione.

Sì. Gli utenti potranno definire fuso orario, impostazioni internazionali e metodo di input da usare nelle proprie sessioni di streaming in funzione delle proprie preferenze di luogo e lingua.

Sì. Gli utenti che utilizzano il client Windows e Google Chrome per accedere alle loro applicazioni in streaming possono copiare e incollare testo dal loro dispositivo locale nelle applicazioni streaming, nello stesso modo in cui lo copiano e lo incollano tra applicazioni nel dispositivo locale, ad esempio, utilizzando le scelte rapide di tastiera. Per altro browser, gli utenti possono utilizzare lo strumento appunti web di Amazon AppStream 2.0.

No. Amazon AppStream 2.0 richiede una connessione Internet stabile o un routing di rete verso un endpoint VPC di streaming di AppStream 2.0 per accedere alle applicazioni.

Risorse di streaming: AppStream 2.0 avvia e gestisce le risorse di AWS per ospitare l'applicazione, implementa quest'ultima su tali risorse e le dimensiona in base ai requisiti dell'utente finale.

Gestione app semplificata: Amazon AppStream 2.0 offre subito agli utenti la versione più recente di un'applicazione ed elimina il problema di patch e aggiornamento delle applicazioni su tutti i dispositivi degli utenti finali. Dal momento che l'applicazione viene gestita a livello centralizzato da AppStream 2.0, il processo di aggiornamento è semplice come distribuire una nuova versione dell'applicazione in AppStream 2.0. Le applicazioni possono essere assegnate agli utenti in modo dinamico e rimosse immediatamente in qualsiasi momento, migliorando così la flessibilità aziendale e riducendo i costi.

Sì, è possibile assegnare tag per gestire e monitorare le seguenti risorse di Amazon AppStream 2.0: applicazioni, App Block, Image Builder, immagini, parchi istanze e stack. AWS ti consente di assegnare i metadata alle tue risorse AWS sotto forma di tag. Con i tag è possibile categorizzare le risorse AppStream 2.0 per identificare facilmente il loro scopo e tracciarne i costi. Ad esempio, puoi usare i tag per individuare tutte le risorse utilizzate da un dipartimento, progetto, applicazione, fornitore o caso d'uso specifico. Successivamente, puoi utilizzare AWS Cost Explorer per individuare tendenze e driver dei costi pinpoint, nonché anomalie del tuo account.

Puoi assegnare o eliminare i tag tramite la console di gestione di AppStream 2.0, l'interfaccia a riga di comando o le API. I tag hanno una chiave e un valore corrispondente ed è possibile assegnare fino a 50 tag per ogni risorsa AppStream 2.0.

Con CloudFormation puoi automatizzare la creazione di parchi istanze, la distribuzione di stack, la gestione di utenti di pool, il rilascio di image builder e la creazione di configurazioni di directory insieme ad altre risorse AWS.

Innanzitutto, crea un endpoint Amazon Virtual Private Cloud (Amazon VPC) nello stesso Amazon VPC di AWS Direct Connect, AWS VPN o altro tunnel VPN. Quindi, specifica l'endpoint VPC durante la creazione di un nuovo stack, la modifica di uno esistente o la creazione di un nuovo Image Builder. Gli utenti utilizzeranno quindi l'endpoint VPC durante lo streaming delle loro applicazioni. Per ulteriori informazioni sugli endpoint VPC di streaming di AppStream 2.0, vedi la sezione Creazione e streaming da endpoint di interfaccia VPC nella Guida all'amministrazione di AppStream 2.0

Prova le applicazioni di esempio

Sì. Visita la pagina Prova le applicazioni di esempio per provare in modo semplice e gratuito il servizio Amazon AppStream 2.0 senza alcuna configurazione.

Per utilizzare Provalo ora, è necessario disporre di un account AWS e una connessione Internet a banda larga con almeno 1 Mbps di banda di rete. È inoltre necessario un browser in grado di supportare HTML5.

Non ti verrà addebitato alcun costo da parte di AWS per l'utilizzo di Provalo ora. Tuttavia, potresti dover sostenere altri costi come quelli relativi a Internet o alla banda di rete per connetterti all'esperienza Provalo ora.

Provalo ora include le principali applicazioni di produttività, design, ingegneria e sviluppo software in esecuzione su Amazon AppStream 2.0 e ti permette di provarle. Per vedere l'elenco completo di applicazioni disponibili, visita la pagina del catalogo di Provalo ora una volta effettuato l'accesso con il tuo account AWS.

Puoi eseguire lo streaming delle applicazioni incluse in Provalo ora per un massimo di 30 minuti. Al termine dei 30 minuti, la tua sessione di streaming viene terminata automaticamente e tutti i dati non salvati saranno eliminati.

Puoi salvare file nel tuo storage della sessione di Amazon AppStream 2.0 e scaricarli sul tuo dispositivo client prima del termine della tua sessione di streaming. I tuoi file non vengono salvati quando effettui la disconnessione dalla tua sessione di Provalo ora, né al termine della sessione ed eventuali dati non salvati verranno eliminati.

Sì. Puoi inviare una richiesta per includere la tua applicazione in Provalo ora. Una volta ricevuta la richiesta, solitamente AWS la esamina e risponde entro 10 giorni lavorativi.

Nozioni di base

Per iniziare a usare Amazon AppStream 2.0, è sufficiente visitare la Console di gestione AWS o utilizzare l'SDK AWS. Visita la pagina sullo streaming di applicazioni desktop per un tutorial in 10 passaggi.

Per iniziare a eseguire lo streaming delle applicazioni agli utenti, è necessario creare uno stack di Amazon AppStream 2.0 nel tuo account AWS. Una pila include un parco istanze di Amazon AppStream 2.0 che esegue le applicazioni e ne effettua lo streaming agli utenti finali. Quando utilizzi un parco istanze elastico, ogni istanza viene lanciata con un'immagine gestita da AppStream 2.0 mentre i parchi istanze sempre attivi e on demand utilizzano un'immagine creata da te che contiene le tue applicazioni. Puoi selezionare il tipo e la dimensione dell'istanza per il tuo parco istanze a seconda dei requisiti di CPU, di memoria e di grafica del tuo utente. Per ulteriori informazioni sulle risorse di Amazon AppStream 2.0, visita questa pagina.

Se le tue applicazioni richiedono Active Directory, un driver dedicato o richiedono un riavvio per l'installazione, dovrai creare un'immagine di AppStream 2.0 utilizzando un Image Builder tramite la Console di gestione AWS, quindi utilizzare un parco istanze sempre attivo o on demand per trasmettere le applicazioni ai tuoi utenti. Image Builder ti permette di installare e testare le applicazioni come con un desktop Microsoft Windows o Linux, per poi creare un'immagine. E tutte le fasi di installazione, test e creazione dell'immagine possono essere completate direttamente dalla console.

Se le tue applicazioni non necessitano di Active Directory e possono essere eseguite da hard disk virtuali senza essere configurate, puoi creare un pacchetto all'interno di un hard disk virtuale e caricarle su un bucket S3 all'interno del tuo account. Dopo aver caricato le tue applicazioni, puoi creare un blocco app e le risorse applicazione di AppStream 2.0 e assegnarle a un parco istanze elastico AppStream 2.0 per trasmettere ai tuoi utenti.

Puoi creare un'immagine di Amazon AppStream 2.0 selezionando Image Builder dalla Console di gestione AWS. Image Builder ti permette di installare e testare le applicazioni come con un desktop Windows o Linux, per poi creare un'immagine. E tutte le fasi di installazione, test e creazione dell'immagine possono essere completate direttamente dalla console.

Amazon AppStream 2.0 fornisce un menu contenente i tipi di istanze con cui configurare un parco istanze o Image Builder. Puoi selezionare il tipo di istanza che meglio si adatta alle tue applicazioni e ai requisiti degli utenti finali. Sono disponibili famiglie di istanze General Purpose, Compute Optimized, Memory Optimized, Graphics Design, Graphics Pro e Graphics G4. 

Sì. Puoi modificare il tipo di istanza anche dopo aver creato il parco istanze. Per effettuare questa modifica, sarà necessario arrestare il parco istanze, modificare l'opzione e riavviarlo. Per ulteriori informazioni, consulta Configurazione degli stack e dei parchi AppStream 2.0.

Sì. Puoi scegliere i cloud privati virtuali a cui connettere le istanze Amazon AppStream 2.0 (parco istanze o Image Builder). Al momento della creazione del parco istanze o del lancio di un'istanza Image Builder, puoi specificare una o più sottoreti nel cloud privato virtuale. Se disponi di un VPC con una connessione VPN alla tua rete locale, allora le istanze di Amazon AppStream 2.0 del tuo parco istanze possono comunicare con la tua rete locale. Potrai mantenere lo stesso livello di controllo di cui disponi sugli accessi di rete nel VPC tramite le comuni opzioni di configurazione, ad esempio gruppi di sicurezza, liste di controllo degli accessi di rete e tabelle di routing. Per ulteriori informazioni su come creare un VPC e utilizzare le sottoreti, consulta la sezione Operazioni con VPC e sottoreti.

Sì. Puoi finalmente personalizzare l'esperienza di Amazon AppStream 2.0 degli utenti con logo, colori, testi e collegamenti alle pagine di aiuto scelti da te nella pagina del catalogo delle applicazioni. Per sostituire il marchio predefinito e i collegamenti alle pagine di assistenza in AppStream 2.0, accedi alla console del servizio, seleziona Stacks e scegli uno stack di applicazioni. Fai quindi clic su Branding, seleziona Custom, scegli l'opzione desiderata e fai clic su Save. Il marchio personalizzato verrà applicato a tutti i nuovi cataloghi di applicazioni avviati utilizzando Single Sign-On con SAML 2.0 o l'API CreateStreamingURL. Il marchio AppStream 2.0 predefinito può essere ripristinato in qualsiasi momento. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Aggiunta del tuo brand personalizzato ad Amazon AppStream 2.0.

Sì, puoi definire le impostazioni predefinite delle applicazioni per i tuoi utenti. Sono inclusi i profili di connessione dell'applicazione, le impostazioni del browser e i plug-in di installazione.

Sì. È possibile abilitare impostazioni persistenti per gli utenti di Windows e delle applicazioni in AppStream 2.0. I plug-in, le impostazioni della barra degli strumenti, i preferiti dei browser, i profili di connessione delle applicazioni e altre impostazioni saranno salvati e applicati ogni volta che un utente avvia la propria sessione di streaming. Le impostazioni vengono memorizzate in un bucket S3 nell'account AWS.

Per ulteriori informazioni sulle impostazioni persistenti nelle applicazioni, consulta la sezione Abilitazione della persistenza delle impostazioni delle applicazioni per gli utenti AppStream 2.0.

Non ci sono costi aggiuntivi di AppStream 2.0 per l’utilizzo di questa funzionalità Tuttavia, le impostazioni persistenti delle applicazioni sono archiviate in un bucket Amazon S3 nel tuo account e ti verrà addebitato l’utilizzo dello storage S3 per i tuoi dati di impostazioni utente. Consulta la pagina dei prezzi di Amazon S3 o Abilitazione della persistenza delle impostazioni delle applicazioni per gli utenti AppStream 2.0 per ulteriori informazioni.

Come impostazione predefinita, le dimensioni massime di un file di profilo utente è di 1 GB. Per aumentarle, consulta la sezione Abilitazione della persistenza delle impostazioni delle applicazioni per gli utenti AppStream 2.0.

Sì. Le impostazioni di un’applicazione utente sono permanenti su diversi stack.

Le impostazioni di un’applicazione utente sono crittografate in transito verso il bucket S3 nel tuo account tramite gli endpoint SSL di Amazon S3. Inoltre, vengono crittografate su disco utilizzando le chiavi di crittografia gestite da Amazon S3.

Immagini

Per creare immagini che contengano le applicazioni che desideri, usa Image Builder di Amazon AppStream 2.0. Per ulteriori informazioni, consulta il tutorial in questa pagina.

Amazon AppStream 2.0 elabora i flussi delle applicazioni che possono essere eseguite sulle seguenti versioni del sistema operativo Windows a 64 bit: Windows Server 2016, Windows Server 2019 e Windows Server 2022. È possibile aggiungere il supporto per applicazioni Windows a 32-bit usando le estensioni WoW64. Se l'applicazione include altre dipendenze, ad esempio .NET Framework, puoi includere tali dipendenze nel programma di installazione dell'applicazione. Amazon AppStream 2.0 effettua anche l'elaborazione di flussi di applicazioni che possono essere eseguite nei sistemi operativi Red Hat Enterprise Linux 8 e Amazon Linux 2.

Sulle immagini AppStream 2.0 è possibile installare qualsiasi software, inclusi programmi antivirus. Devi però verificare che tali prodotti non blocchino l'accesso al servizio AppStream 2.0. Prima di pubblicare un'applicazione per gli utenti, è pertanto consigliato testarla. Puoi scoprire di più leggendo Aggiornamento di Windows e software antivirus su AppStream 2.0 e Protezione dei dati in AppStream 2.0 all'interno della Guida all’amministrazione di Amazon AppStream 2.0.

Qualsiasi modifica apportata all'immagine utilizzando Image Builder tramite policy di gruppo locali si rifletteranno sulle immagini AppStream 2.0. Qualsiasi personalizzazione fatta con policy di gruppo basate sul dominio può essere applicata solo a parchi istanze collegati al dominio.

AppStream 2.0 rilascia regolarmente immagini di base fra cui aggiornamenti dei sistemi operativi e aggiornamenti di agenti AppStream 2.0. Il software dell'agente AppStream 2.0 è eseguito sulle istanze di streaming e consente agli utenti di eseguire lo streaming di applicazioni. Quando viene creata una nuova immagine, è selezionata di default l'opzione che permette di utilizzare l'ultima versione dell'agente. Quando questa opzione è selezionata, qualsiasi nuovo sviluppatore di immagini o istanza di flotta lanciata dall'immagine utilizzerà sempre l'ultima versione dell'agente AppStream 2.0. Quando questa opzione è deselezionata, l'immagine utilizzerà la versione dell'agente selezionata al momento dell'avvio dello sviluppatore di immagini. In alternativa, è possibile utilizzare gli aggiornamenti delle immagini gestite di AppStream 2.0 con le tue immagini per installare gli ultimi aggiornamenti del sistema operativo, gli aggiornamenti dei driver e il software dell'agente AppStream 2.0 e creare nuove immagini. La responsabilità dell'installazione e del mantenimento degli aggiornamenti per il sistema operativo Windows, le applicazioni e le loro dipendenze spetta a te. Per maggiori informazioni, consulta Tieni aggiornata l'immagine AppStream 2.0.

Per aggiornare le applicazioni in un'immagine, o per aggiungere nuove applicazioni, avvia Image Builder con un'immagine esistente, aggiorna le applicazioni e creane una nuova. Le istanze di streaming esistenti saranno sostituite con quelle lanciate dalla nuova immagine entro 16 ore (istanze sempre attive), entro 7 giorni (istanze interrotte per il parco istanze on-demand) o alla prima disconnessione di un utente, a seconda di quale situazione si verifichi prima. Per sostituire in modo immediato tutte le istanze nel parco istanze con quelle avviate dall'immagine più recente, devi arrestare l'intero parco istanze, cambiare l'immagine e riavviarlo.

Sì. Amazon AppStream 2.0 consente di avviare istanze di streaming (parchi di istanze e istanze Image Builder) in VPC, quindi è possibile applicare il controllo degli accessi alle risorse esistenti tramite le applicazioni in AppStream 2.0. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Impostazioni di rete per le istanza di parchi e Image Builder.

Sì. È possibile copiare immagini di applicazioni di Amazon AppStream 2.0 tra diverse regioni AWS. Per copiare un'immagine, avvia la console di AppStream 2.0 e seleziona la regione che contiene l'immagine esistente. Nel riquadro di navigazione, seleziona Images, quindi seleziona Actions, Copy e scegli la regione AWS di destinazione. È anche possibile utilizzare l'API CopyImage per eseguire la copia delle immagini in modo programmatico. Visita la pagina Applicazione di tag e copia di un'immagine per ulteriori informazioni.

Sì. È possibile condividere le immagini dell'applicazione AppStream 2.0 con altri account AWS nella stessa regione AWS. È possibile controllare l'immagine condivisa e rimuoverla da un altro account AWS in qualsiasi momento. Per ulteriori informazioni, consulta Amministrazione dell'immagine Amazon AppStream 2.0

Tu mantieni tutti i privilegi sull'immagine dell'applicazione, perciò puoi condividere l'immagine con altri account AWS, fornendo loro i permessi per creare i builder dell'immagine, utilizzarla per i parchi istanze o entrambi. Tali permessi possono anche essere revocati, in seguito. Tuttavia, se hai concesso all'account AWS di destinazione il permesso di creare i builder dell'immagine, non sarà possibile revocare l'accesso a tali builder o alle immagini create a partire dalla tua immagine.

Sì. Tu hai il controllo dell'immagine. Per eliminare l'immagine, dovrai prima di tutto smettere di condividerla con tutti gli account AWS con cui lo stai facendo. Gli account AWS con cui condividevi l'immagine non la vedranno più nel loro Image Registry e non sarà loro possibile selezionarla per parchi istanze nuovi o esistenti. Le istanze esistenti in streaming nei parchi istanze continueranno a eseguire le applicazioni, ma il parco istanze arresterà le istanze esistenti inutilizzate. Se inizialmente avevi concesso i permessi per la creazione dei builder dell'immagine, non sarà più possibile creare nuovi builder da essa, ma quelli esistenti continueranno a funzionare. Le immagini nell'account di destinazione creato dai builder dell'immagine a partire da quella condivisa continueranno a funzionare.

istanze grafiche

Sì. Amazon AppStream 2.0 offre le famiglie di istanze Graphics Design, Graphics Pro e Graphics G4 Graphics e G5.

Le istanze Graphics Design sono ideali per distribuire applicazioni come Adobe Premiere Pro, Autodesk Revit e Siemens NX, che utilizzano accelerazione hardware con DirectX, OpenGL e OpenCL. Sostenute da GPU AMD FirePro S7150x2 Server e dotate di tecnologia AMD Multiuser GPU, questa famiglia di istanze offre da 2 vCPU con 7,5 GiB di memoria di sistema e 1 GiB di memoria grafica, fino a 16 vCPU con 61 GiB di memoria di sistema e 8 GiB di memoria grafica.

Le istanze Graphics G5 si basano sulla famiglia G5 di EC2. Le istanze G5 di Amazon EC2 sono dotate di GPU NVIDIA A10G Tensor Core e processori AMD EPYC di seconda generazione, che offrono prestazioni fino a 3 volte superiori per applicazioni ad alta intensità di grafica e inferenza di machine learning e prestazioni fino a 3,3 volte superiori per l'addestramento di modelli di machine learning da semplici a moderatamente complessi rispetto alle istanze G4dn di Amazon EC2. AppStream 2.0 offre sette diverse dimensioni di istanza per Graphics G5, che vanno da xlarge con 4 vCPU e 16 GB di memoria di sistema a 24xlarge con 96 vCPU e 384 GB di memoria di sistema.

Le istanze Graphics g4dn si basano sulla famiglia G4 di EC2. Le istanze g4dn di Amazon EC2 offrono l'istanza GPU più economica e versatile del settore per eseguire applicazioni che fanno un uso intensivo di grafica su AWS. Le istanze G4dn forniscono le GPU NVIDIA T4 di ultima generazione, CU Intel Cascade Lake personalizzate per AWS, fino a 100 Gbps di throughput di rete e fino a 1.8 TB di spazio di storage locale basato su NVMe. Queste istanze sono ideali per lo streaming di applicazioni con elevato utilizzo di grafica che si affidano alle librerie NVIDIA GPU come CUDA attraverso AppStream 2.0. AppStream 2.0 offre sei diversi dimensioni di istanze g4dn che vanno da 4 vCPU e 16 GiB di memoria a 64 vCPU e 256 GiB di memoria

La famiglia di istanze Graphics Pro offre tre tipi di istanze, che consentono di soddisfare i requisiti delle applicazioni più esigenti. Tutti e tre i tipi si avvalgono di GPU NVIDIA Tesla M60 con 2.048 core di elaborazione in parallelo; l'offerta include da 16 vCPU, 122 GiB di memoria di sistema e 8 GiB di memoria grafica, fin a 64 vCPU, 488 GiB di memoria di sistema e 32 GiB di memoria grafica. Questi tipi di istanze sono stati progettati per i carichi di lavoro di grafica che necessitano di elevate prestazioni di elaborazione in parallelo per rendering in 3D, visualizzazione e codifica video, ad esempio con applicazioni quali Petrel di Schlumberger Software, DecisionSpace di Landmarke Ikena di MotionDSP. Per ulteriori informazioni sui tipi di istanze disponibili e sui relativi prezzi, consulta i prezzi di Amazon AppStream 2.0.

Parchi istanze

I parchi istanze sono una risorsa di AppStream 2.0 che rappresenta i dettagli di configurazione per le istanze di streaming che utilizzeranno i tuoi utenti per avviare le loro applicazioni e desktop. I parchi sono formati da dettagli di configurazione come il tipo e la dimensione dell'istanza, le reti e i timeout di sessione degli utenti.

Amazon AppStream 2.0 offre tre tipi di parchi istanze: sempre attivi,on demand ed elastici. Questi tipi di parco istanze permettono di scegliere il modo in cui vengono consegnate le applicazioni e i desktop, la velocità di avvio della sessione e il costo dello streaming.

Le istanze di streaming del parco istanze sempre attivo e on demand vengono avviate utilizzando l'immagine personalizzata di AppStream 2.0 che hai creato e che contiene le tue applicazioni e configurazioni. Puoi specificare quante istanze avviare manualmente o dinamicamente utilizzando le policy di Auto Scaling del parco istanze. Prima che un utente possa trasmettere, deve essere effettuato il provisioning delle istanze di streaming.

Le istanze di streaming elastiche vengono avviate utilizzando un'immagine gestita di AppStream 2.0 con applicazioni e configurazioni che vengono implementate al tempo di esecuzione. AppStream 2.0 gestisce per te la capacità dei parchi istanze elastici. I parchi istanze elastici supportano solo le applicazioni degli App Block e non possono essere uniti a un dominio Active Directory di Microsoft.

Il tipo di parco istanze può essere specificato solamente quando viene creato e non può essere modificato successivamente.

I parchi istanze sempre attivi e on demand sono i migliori per quando le tue applicazioni richiedono il supporto del dominio di Microsoft Active Directory o possono essere implementati esclusivamente con un'immagine AppStream 2.0. Le istanze streaming dei parchi istanze sempre attivi forniscono accesso immediato alle applicazioni e tu paghi il costo di esecuzione dell'istanza anche quando nessun utente sta trasmettendo. Le istanze di streaming del parco istanze on demand avviano l'applicazione entro 2 minuti e paghi la tariffa dell'istanza in corso solo quando gli utenti sono in streaming. Le istanze di streaming del parco istanze on demand non ancora utilizzate ma per cui è stato effettuato il provisioning sono addebitate a una tariffa inferiore per le istanze fermate. Tu gestisci la capacità delle istanze di streaming dei parchi istanze sempre attivi e on demand utilizzando le regole di scalabilità automatica.

Le istanze di streaming del parco istanze elastico avviano l'applicazione richiesta dopo che è stata scaricata e montata sull'istanza di streaming e tu paghi solo il costo dell'istanza in esecuzione per la durata della sessione di streaming dell'utente. AWS gestisce la disponibilità dell'istanza di streaming e non sono necessarie regole di scalabilità automatica.

 

  Istanze on demand Sempre attivi Elastico
Applicazioni
Immagine personalizzata Immagine personalizzata Blocchi app
 Istanze
Arrestate In esecuzione In esecuzione
Gestione della capacità
Cliente gestito con scalabilità automatica Cliente gestito con scalabilità automatica Gestito da AWS
Tempo di avvio della sessione
Fino a 2 minuti Immediato Fino a 1 minuto
Casi d'uso
Casi d'uso in cui il risparmio è un fattore determinante, ad esempio nell'istruzione Imprese che necessitano di disponibilità immediata per le applicazioni Prove gratuite, formazione e dimostrazioni oltre alla conversione a Software-as-a-Service 

 

Supporto di piattaforme

Amazon AppStream 2.0 è in grado di eseguire lo streaming delle tue applicazioni sui browser compatibili con HTML5, incluse le più recenti versioni di Google Chrome, Mozilla Firefox, Microsoft Internet Explorer e Microsoft Edge, su dispositivi desktop tra cui computer Windows, Mac, Chromebook e Linux. Il client di AppStream 2.0 per Windows consente agli utenti di utilizzare quattro monitor, monitor 4K e le periferiche USB, come i mouse 3D, con le applicazioni su AppStream 2.0. Le versioni Windows 7, Windows 8, Windows 8.1 e Windows 10 supportano il client di AppStream 2.0 per Windows. Sono supportate entrambe le versioni a 32 e a 64 bit di Windows.

Amazon AppStream 2.0 elabora i flussi delle applicazioni che possono essere eseguite sulle seguenti versioni del sistema operativo a 64 bit: Windows Server 2012 R2, Windows Server 2016, Windows Server 2019 e Windows Server 2022. È possibile aggiungere il supporto per applicazioni a 32 bit usando le estensioni WoW64. Se l'applicazione include altre dipendenze, ad esempio .NET Framework, puoi includere tali dipendenze nel programma di installazione dell'applicazione.

Amazon AppStream 2.0 supporta i sistemi operativi Red Hat Enterprise Linux 8 e Amazon Linux 2.

Per ulteriori informazioni sulla disponibilità per regione dei servizi di Amazon AppStream 2.0, consulta la pagina dei prodotti e servizi regionali AWS

Amazon AppStream 2.0 offre un menu di tipi di istanze per la configurazione di un parco istanze. Puoi selezionare il tipo di istanza che meglio si adatta alle tue applicazioni e ai requisiti degli utenti finali. Sono disponibili istanze General Purpose, Compute Optimized, Memory Optimized, Graphics Design, Graphics Desktop e Graphics Pro.

Auto Scaling

I parchi istanze sempre attivi e on demand di Amazon AppStream 2.0 usano la caratteristica di saclabilità automatica del parco istanze per avviare le istanze Amazon AppStream 2.0 che eseguiranno l'applicazione e ottimizzare il numero di istanze di streaming in base alla richiesta di sessioni degli utenti finali. Ciascuna sessione utente finale è eseguita in un'istanza separata e tutte le applicazioni eseguite in streaming in una sessione vengono eseguite nella stessa istanza. Un'istanza viene utilizzata per eseguire lo streaming di applicazioni per un solo utente e viene sostituita da una nuova istanza al termine della sessione. Per ulteriori informazioni, leggi Dimensionamento automatico del parco per Amazon AppStream 2.0 nella Guida all’amministrazione di Amazon AppStream 2.0.

La capacità dei parchi istanze elastici è completamente gestita per te e non necessita di alcuna policy di scalabilità automatica.

Puoi impostare una dimensione fissa del parco istanze per mantenere un numero costante di istanze di streaming di AppStream 2.0 o usare politiche di dimensionamento dinamico che regolano la capacità in base a una pianificazione, all'utilizzo o a entrambi. Utilizzare le policy di dimensionamento dinamico ti permette di gestire i tuoi costi mentre ti assicuri che ci sia una capacità sufficiente perché i tuoi utenti possano trasmettere. Per ulteriori informazioni, leggi Dimensionamento automatico del parco per Amazon AppStream 2.0 nella Guida all’amministrazione di Amazon AppStream 2.0.

Una policy Fleet Auto Scaling è una policy di dimensionamento dinamico che consente di ricalibrare le dimensioni del parco istanze in base alla richiesta di istanze disponibili da parte degli utenti. È possibile definire policy di dimensionamento che modificano automaticamente il parco istanze in base a una serie di parametri di utilizzo e ottimizzano il numero di istanze in esecuzione in base alla richiesta degli utenti. Per ulteriori informazioni, leggi Dimensionamento automatico del parco per Amazon AppStream 2.0 nella Guida all’amministrazione di Amazon AppStream 2.0.

Puoi creare policy di dimensionamento automatico dalla scheda Parchi della console di AppStream 2.0 oppure utilizzando l’SDK AWS.

Per creare policy Fleet Auto Scaling, è possibile impiegare i seguenti parametri:

  • Utilizzo della capacità: è possibile scalare il parco in base alla percentuale di istanze del parco in uso
  • Capacità disponibile: è possibile dimensionare il parco in base al numero di istanze del parco disponibili
  • Errore di capacità insufficiente: è possibile allocare nuove istanze quando gli utenti non riescono ad avviare sessioni di streaming a causa della mancanza di capacità

Per ulteriori informazioni, consulta il documento Dimensionamento automatico del parco per Amazon AppStream 2.0.

Sì. A un singolo parco istanze è possibile associare fino a 50 policy Fleet Auto Scaling. Ciascuna policy ti consente di impostare un unico criterio e azione per ridimensionare il tuo parco.

Il valore delle policy Fleet Auto Scaling può essere impostato su zero. Le policy di dimensionamento associate al parco istanze ne riducono la capacità fino a raggiungere il valore minimo definito o l'impostazione predefinita di un'istanza, nel caso in cui non fosse stato impostato alcun valore minimo. Per ulteriori informazioni, consulta il documento Dimensionamento automatico del parco per Amazon AppStream 2.0.

Le policy di Auto Scaling del parco ne aumentano la capacità fino a raggiungere le dimensioni massime definite o fino a quando sono applicabili i limiti del servizio. Per ulteriori informazioni, consulta il documento Dimensionamento automatico del parco per Amazon AppStream 2.0. Per informazioni sui limiti del servizio, consulta il documento Limiti del servizio di Amazon AppStream 2.0.

Non verrà addebitato alcun costo per l'utilizzo di policy Fleet Auto Scaling. Tuttavia, tutti gli allarmi CloudWatch creati e in uso per attivare le policy di dimensionamento per i parchi istanze AppStream 2.0 potrebbero comportare costi aggiuntivi relativi al servizio CloudWatch. Per ulteriori informazioni, consulta la pagina dei prezzi di Amazon CloudWatch.

Sì, Dimensionamento automatico è disponibile per i parchi istanze multi-sessione. Gli amministratori possono configurare le policy di dimensionamento automatico in base al numero di sessioni utente richieste e il servizio calcolerà il numero appropriato di istanze AppStream 2.0 di cui eseguire il provisioning in base al numero massimo di sessioni utente per istanza configurate per il parco istanze.

Storage persistente

Sì. Amazon AppStream 2.0 offre due opzioni di storage persistente di file per consentire agli utenti di memorizzare e recuperare file tra diverse sessioni di streaming di un'applicazione. Si può utilizzare una cartella home supportata da Amazon S3, Google Drive per G Suite, o Microsoft OneDrive per Business. Ciascuna di queste cartelle è accessibile dalla scheda My Files in una sessione di streaming di AppStream 2.0 attiva; i contenuti vengono salvati o aperti direttamente dal menu File della maggior parte delle app.

Le cartelle home sono l’opzione di archiviazione persistente nativa di AppStream 2.0. Gli utenti potranno pertanto accedere a una propria cartella home sull'istanza in streaming e memorizzarvi contenuti. I file vengono memorizzati in un bucket S3 creato automaticamente nell'account AWS. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Abilitare e amministrare le cartelle home per gli utenti AppStream 2.0.

Per gli stack AppStream 2.0 basati su sistemi operativi Windows, è possibile abilitare Google Drive per G Suite e gli utenti potranno collegare il loro account G Suite per accedere ai loro file in Google Drive. Le modifiche vengono automaticamente sincronizzate con Google Drive. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Abilitare e amministrare Google Drive per gli utenti AppStream 2.0.

Per gli stack AppStream 2.0 basati su sistemi operativi Windows può abilitare Microsoft OneDrive per Business e gli utenti potranno collegare il loro account OneDrive per Business per accedere ai loro file in OneDrive. Le modifiche sono automaticamente sincronizzate con OneDrive per Business. Per ulteriori informazioni, consulta Abilitare e amministrare OneDrive per gli utenti AppStream 2.0.

Durante le sessioni di streaming, gli utenti possono accedere a una cartella home. I file salvati in questa cartella sono disponibili anche in sessioni future. Possono inoltre connettersi al loro account G Suite per accedere a Google Drive e connettere il loro account Microsoft OneDrive per Business per accedere a OneDrive in AppStream 2.0. I nuovi file aggiunti o le modifiche effettuate a file esistenti in una sessione di streaming vengono sincronizzati automaticamente fra AppStream 2.0 e le loro opzioni di storage persistente.

Sì. Si possono abilitare cartelle home, Google Drive per G Suite, o Microsoft OneDrive per Business. Per ottimizzare la larghezza di banda di Internet, è sufficiente creare un endpoint VPC per Amazon S3 e autorizzarne l'accesso ad AppStream 2.0. In questo modo, i dati delle cartelle home saranno reindirizzati attraverso i dati VPC, Google Drive e OneDrive mediante Internet pubblico.

Al momento della creazione di uno stack Amazon AppStream 2.0, è necessario selezionare l'apposita opzione per abilitare Google Drive per lo stack, fornire i nomi di dominio di G Suite e creare lo stack. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Abilitare e amministrare Google Drive per gli utenti AppStream 2.0.

Sì. Gli utenti possono rimuovere le autorizzazioni di AppStream 2.0 per il loro account Google dalla pagina delle autorizzazioni dell’account Google.

Sì. Solo gli account utente con il nome di dominio aziendale di G Suite potranno usare il loro account Google Drive. Gli utenti non potranno collegare nessun altro account. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Abilitare e amministrare Google Drive per gli utenti.

Durante le sessioni di streaming è possibile memorizzare qualsiasi tipo di file compatibile con Google Drive. Per altri dettagli sui tipi di file supportati da Google Drive, fai riferimento alle domande frequenti su Google Drive.

Sì. Gli utenti possono trasferire file da e verso i loro dispositivi e Google Drive utilizzando la funzionalità MyFiles nella barra degli strumenti della sessione di streaming. Visita la sezione Abilita archiviazione persistente per gli utenti di AppStream 2.0 per ulteriori informazioni.

Al momento della creazione di uno stack Amazon AppStream 2.0, è necessario selezionare l’opzione per abilitare OneDrive per lo stack, fornire i nomi di dominio per Business e creare lo stack. Per ulteriori informazioni, consulta Abilitare e amministrare OneDrive per gli utenti AppStream 2.0.

Sì. Solo gli account utente con nomi di dominio OneDrive per Business possono utilizzare i loro account. Gli utenti non potranno collegare nessun altro account. Per ulteriori informazioni, consulta Abilitare e amministrare OneDrive per gli utenti AppStream 2.0.

Sì. Gli utenti possono rimuovere le autorizzazioni di AppStream 2.0 per l’account online OneDrive per Business.

Durante le sessioni di streaming è possibile memorizzare qualsiasi tipo di file compatibile con OneDrive per Business. Per altri dettagli sui tipi di file supportati da OneDrive per Business, fai riferimento alla documentazione di OneDrive per Business.

Sì. Gli utenti possono trasferire file da e verso i loro dispositivi e OneDrive per Business utilizzando la funzionalità MyFiles nella barra degli strumenti della sessione di streaming. Per ulteriori informazioni, consulta Abilitare e amministrare OneDrive per gli utenti AppStream 2.0.
 

Impostazioni persistenti

È possibile abilitare impostazioni persistenti per gli utenti di Windows e delle applicazioni in AppStream 2.0. I plug-in, le impostazioni della barra degli strumenti, i preferiti dei browser, i profili di connessione delle applicazioni e altre impostazioni saranno salvati e applicati ogni volta che un utente avvia la propria sessione di streaming. Le impostazioni vengono memorizzate in un bucket S3 nell'account AWS.

Monitoraggio

Ci sono due modi per monitorare le risorse dei parchi istanze di Amazon AppStream 2.0. La console di AppStream 2.0 fornisce un pannello leggero che si aggiorna in tempo reale e mostra lo stato del parco risorse e fino a due settimane di storico dei dati di utilizzo. I parametri vengono visualizzati automaticamente e non richiedono alcuna configurazione.

In alternativa, è possibile accedere ai parametri di AppStream 2.0 tramite CloudWatch. La console di CloudWatch permette di specificare la frequenza degli aggiornamenti, creare grafici e pannelli di controllo personalizzati e impostare allarmi.

Per ulteriori informazioni, consulta la pagina Monitoraggio delle risorse Amazon AppStream 2.0.

È possibile visualizzare le dimensioni del parco istanze Amazon AppStream 2.0, il numero di istanze in esecuzione, il numero di istanze disponibili per nuove connessioni e l'utilizzo del parco istanze.

Per i parchi istanze multi-sessione, è possibile specificare la capacità del parco istanze in termini di numero di sessioni utente e visualizzare i parametri di utilizzo del parco istanze per controllare quante sessioni utente sono in esecuzione e quante sono disponibili per accettare nuove connessioni.

Puoi monitorare questi parametri e ottimizzare la configurazione delle risorse per essere sempre correttamente dimensionate.

Con Amazon CloudWatch, puoi anche impostare allarmi che inviino notifiche di eventuali modifiche alle risorse o quando la capacità non è più sufficiente a garantire prestazioni ottimali per tutti gli utenti.

Per un elenco completo dei parametri disponibili, consulta la pagina Monitoraggio delle risorse Amazon AppStream 2.0.

Sì, è possibile creare parametri personalizzati per Amazon AppStream 2.0. Per ulteriori informazioni, consulta la pagina Pubblicazione di parametri personalizzati.

Amazon AppStream 2.0 invia ad Amazon CloudWatch i propri parametri una volta al minuto. I parametri vengono memorizzati in CloudWatch secondo la policy di retention di default. Per ulteriori informazioni, consulta le domande frequenti su Amazon CloudWatch.

Per creare allarmi di Amazon CloudWatch per Amazon AppStream 2.0, usa la console o le API di CloudWatch.

Non sono previsti costi aggiuntivi per visualizzare i parametri di CloudWatch per AppStream 2.0. Potranno essere addebitate spese aggiuntive per l'impostazione degli allarmi di CloudWatch e per il recupero dei parametri tramite le API di CloudWatch. Per ulteriori informazioni, consulta la pagina dei prezzi di Amazon CloudWatch.

Amazon AppStream 2.0 include API utilizzabili per integrare ed estendere facilmente il servizio. Le API consentono di creare, aggiornare ed eliminare risorse Amazon AppStream 2.0 e forniscono informazioni dettagliate sugli stati delle risorse. Si possono creare URL per consentire agli amministratori di collegarsi alle loro istanze Image Builder per installare applicazioni e creare URL che consentano agli utenti di accedere alle loro applicazioni AppStream 2.0. Per ulteriori informazioni, consulta la documentazione di riferimento delle API.

Puoi tenere traccia delle prestazioni delle sessioni degli utenti finali e delle istanze AppStream 2.0 monitorando i parametri delle prestazioni come l'utilizzo della CPU e della memoria tramite AppStream 2.0 e la console Amazon CloudWatch. Per un elenco completo dei parametri disponibili, consulta la pagina Monitoraggio delle risorse Amazon AppStream 2.0.

Streaming

Amazon AppStream 2.0 utilizza Amazon DCV per eseguire lo streaming delle tue applicazioni ai tuoi utenti. Amazon DCV è un protocollo proprietario utilizzato per lo streaming di applicazioni con video di alta qualità in condizioni di rete variabili. Consente di eseguire lo streaming di video e audio codificati mediante la codifica H.264 standard tramite HTTPS. Il protocollo acquisisce inoltre l'input dell'utente e lo invia di nuovo tramite HTTPS alle applicazioni sottoposte a streaming dal cloud. Le condizioni della rete vengono monitorate costantemente durante questo processo e le informazioni risultanti vengono inviate al codificatore nel server. Il server risponde in modo dinamico modificando la codifica video e audio in tempo reale in modo da generare un flusso di alta qualità per un'ampia gamma di applicazioni e condizioni di rete.

Anche se la latenza di roundtrip massima consigliata dal protocollo di comunicazione remota è di 250 ms, l'esperienza utente ottimale è prevista quando la latenza è inferiore ai 100 ms. Se l'utente si trova a più di 3.200 km dalle regioni AWS in cui Amazon AppStream 2.0 è attualmente disponibile, potrà comunque utilizzare il servizio, ma la risposta sarà meno immediata.

Sicurezza

I gruppi di sicurezza permettono di specificare il traffico di rete consentito tra le istanze di streaming e le risorse nel cloud privato virtuale. È possibile limitare l'accesso di rete assegnando un'istanza Image Builder o un parco istanze ai gruppi di sicurezza nel cloud privato virtuale. Per ulteriori informazioni, consulta la pagina Gruppo di sicurezza per il tuo VPC.

Sì. Puoi assegnare un'istanza Image Builder o un parco istanze a gruppi di sicurezza esistenti in VPC.

Un'istanza Image Builder o un parco istanze possono essere assegnati a fino a cinque gruppi di sicurezza.

Sì. Puoi modificare i gruppi di sicurezza a cui sono assegnati i parchi istanze, purché non siano attivi.

Inoltre, puoi modificare le regole dei gruppi di sicurezza nel cloud privato virtuale in qualsiasi momento tramite la console di Amazon EC2. Le nuove regole verranno applicate a tutte le risorse assegnate al gruppo di sicurezza. Per ulteriori informazioni, consulta la pagina Gruppi di sicurezza per il tuo VPC.

No, non puoi modificare i gruppi di sicurezza a cui sono assegnati i parchi istanze dopo la loro creazione. Per assegnare tali istanze a diversi gruppi di sicurezza, sarà necessario crearne di nuove.

Inoltre, puoi modificare le regole dei gruppi di sicurezza nel cloud privato virtuale in qualsiasi momento tramite la console di Amazon EC2. Le nuove regole verranno applicate a tutte le risorse assegnate al gruppo di sicurezza. Per ulteriori informazioni, consulta la pagina Gruppi di sicurezza per il tuo VPC.

File e cartelle nelle cartelle home degli utenti vengono crittografati in transito utilizzando gli endpoint SSL di Amazon S3. Inoltre, vengono crittografati su disco utilizzando le chiavi di crittografia gestite da Amazon S3.

Il video in streaming e le informazioni degli utenti vengono inviati tramite HTTPS e sono codificati tramite protocollo SSL tra l'istanza di Amazon AppStream 2.0 che esegue le applicazioni e gli utenti finali.

Sì. È possibile scegliere se consentire agli utenti di trasferire i dati tra le loro applicazioni di streaming e il loro dispositivo locale tramite copia o incolla, caricamento o download di file o azioni di stampa. Per ulteriori informazioni visita Creare parchi e stack.

Identità

L'autenticazione degli utenti con Amazon AppStream 2.0 è possibile in 3 modi: tramite gestione degli utenti integrata, creando un'identità personalizzata oppure impostando l'accesso federato con SAML 2.0.

Quando si usa la gestione degli utenti integrata, è possibile impostare e gestire gli utenti nella console di gestione di AppStream 2.0 dalla scheda User Pool. Per aggiungere un nuovo utente, è sufficiente digitarne nome, cognome e un indirizzo e-mail. Per ulteriori informazioni sulla gestione degli utenti in AppStream 2.0, consulta il documento Utilizzo del pool di utenti di AppStream 2.0.

Quando si decide di autenticare gli utenti tramite accesso federato, viene impostata una federazione delle identità con SAML 2.0 in modo da impiegare la directory utenti esistente per controllare gli accessi alle applicazioni disponibili con AppStream 2.0. Per ulteriori dettagli su come impostare un'integrazione con SAML, consulta le istruzioni in questa pagina.

Quando viene creato un servizio di assegnazione dei diritti, è necessario autenticare gli utenti mediante un'identità personalizzata o usando un servizio quale Login with Amazon. Una volta che l'identità personalizzata ha autenticato l'utente, richiama Amazon AppStream 2.0 per creare un nuovo URL di streaming. AppStream 2.0 restituirà per quella sessione un URL da aprire in un browser.

Sì. Amazon AppStream 2.0 supporta la federazione delle identità con SAML 2.0, che consente di utilizzare una directory utenti esistente per gestire l'accesso degli utenti finali alle app di AppStream 2.0. Per i dettagli su come configurare l'integrazione SAML, leggi Accesso con Single Sign-on (SAML 2.0) nella Guida all’amministrazione di Amazon AppStream 2.0.

Amazon AppStream 2.0 supporta la caratteristica di federazione tramite SAML 2.0 (avviata dal provider di identità). Questo tipo di accesso federato consente agli utenti di accedere effettuando l'autenticazione con un provider di identità federate, per accedere successivamente alle app di AppStream 2.0.

Per configurare una federazione delle identità con Amazon AppStream 2.0, è necessario un provider di identità SAML 2.0 che si colleghi a una directory esistente compatibile con il protocollo LDAP, ad esempio Microsoft Active Directory. Alcuni esempi di provider di identità SAML 2.0 compatibili con AppStream 2.0: Microsoft Active Directory Federation Services (ADFS), Ping Identity, Okta e Shibboleth.

Sì. Quando si una la gestione degli utenti integrata, è possibile controllare quali utenti hanno accesso agli stack di Amazon AppStream 2.0 nella scheda User Pool della console di gestione del servizio. Per ulteriori informazioni sulla gestione degli utenti in AppStream 2.0, consulta il documento Utilizzo del pool di utenti di AppStream 2.0.

Quando si usa SAML 2.0, è possibile controllare quali utenti possono accedere agli stack di Amazon AppStream 2.0 mappando gli utenti nel servizio di federazione al ruolo IAM che dispone delle autorizzazioni di accesso allo stack. Per ulteriori informazioni e istruzioni dettagliate relative ai servizi di federazione più comuni, consulta la documentazione di AppStream 2.0.

Sì. È possibile abilitare l'autenticazione a più fattori quando è impostata la federazione con SAML 2.0 oppure quando è configurato un servizio di assegnazione dei diritti.

Sì, se i tuoi utenti stanno eseguendo un accesso federato ad AppStream 2.0 da un Identity Provider SAML 2.0, puoi controllare l'accesso a specifiche app all'interno dei tuoi stack AppStream 2.0 in base alle asserzioni degli attributi SAML 2.0. Inoltre, è possibile utilizzare le API del framework di applicazioni dinamiche per costruire un provider di app dinamiche che specifica gli utenti dell'app che possono avviarsi al momento del runtime. Le app fornite possono essere app virtualizzate che sono consegnate da una condivisione file Windows o un'altra tecnologia di archiviazione. Per ulteriori informazioni su questa opzioni, consulta Gestire i diritti delle applicazioni.

Sì. È possibile impostare ogni singolo stack di Amazon AppStream 2.0 come entità o pacchetto nel servizio di federazione. In questo modo gli utenti potranno scegliere a quale stack desiderano accedere al momento del login sul portale dell'applicazione. Inoltre, le identità di utente federato SAML 2.0 possono accedere agli stack AppStream 2.0 a cui hanno diritto da una singola applicazione SAML 2.0 del provider del servizio, in base alle asserzioni degli attributi SAML 2.0.

È possibile usare AWS Identity and Access Management (IAM) per aggiungere utenti all'account AWS e concedere loro l'accesso per visualizzare e gestire l'applicazione Amazon AppStream 2.0. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione "Cos'è IAM?" nella Guida per l’utente di IAM.

Supporto per Microsoft AD

Sì, le istanze di streaming di Amazon AppStream 2.0 basate su sistema operativo Windows possono essere unite ai domini Microsoft Active Directory. Questo ti permette di applicare le policy di Active Directory esistenti alle istanze di streaming e fornire agli utenti l'accesso con single sign-on a siti Intranet, condivisioni di file e stampanti di rete direttamente dalle loro applicazioni. Gli utenti eseguiranno l'autenticazione utilizzando uno specifico provider SAML 2.0 e potranno accedere alle applicazioni che richiedono una connessione con il dominio Active Directory. Puoi unire Image Builder, istanze di streaming dei parchi istanze sempre attivi e istanze streaming dei parchi istanze on demand che utilizzano il sistema operativo Windows per le Active Directory. Gli Image Builder AppStream 2.0 su sistema operativo Linux, le istanze di streaming dei parchi istanze sempre attivi e le istanze streaming dei parchi istanze on demand non possono essere uniti a Active Directory.

Amazon AppStream 2.0 supporta Microsoft Active Directory Domain Functional Level Windows Server 2008 R2 e versioni successive.

Amazon AppStream 2.0 supporta AWS Directory Services Microsoft AD. Altre opzioni, ad esempio AD Connector e Simple AD, non sono supportate. Per ulteriori informazioni su AWS Microsoft AD, consulta la sezione Che cos'è il Servizio di directory AWS.

Prima di iniziare, è necessario disporre di un dominio Microsoft Active Directory accessibile da un'istanza Amazon VPC, le credenziali di un utente che disponga delle autorizzazioni per l'unione di domini e l'unità organizzativa del dominio a cui si desidera unire il parco istanze. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Utilizzare domini Active Directory con AppStream 2.0.

Sì, è possibile utilizzare la struttura a unità organizzative esistente con Amazon AppStream 2.0 Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Utilizzare domini Active Directory con AppStream 2.0.

Amazon AppStream 2.0 creerà automaticamente un oggetto-computer univoco per ogni istanza Image Builder e parco istanze sempre attivo o on demand configurato per l'unione con il dominio Microsoft Active Directory.

Gli oggetti-computer di Amazon AppStream 2.0 vengono creati solo nell'unità organizzativa di Microsoft Active Directory specificata. Il campo descrizione indicherà che l'oggetto è un'istanza AppStream 2.0 e definirà a quale parco istanze appartiene. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Utilizzare domini Active Directory con AppStream 2.0.

Gli oggetti-computer creati da Amazon AppStream 2.0 non utilizzati saranno conservati in Active Directory (AD) anche dopo che il parco istanze o l'istanza Image Builder di AppStream 2.0 sono stati cancellati, il parco istanze o l'istanza Image Builder sono aggiornati a una nuova unità organizzativa o viene selezionata una differente AD. Per rimuovere gli oggetti inutilizzati, è necessario procedere manualmente dal dominio AD. Per ulteriori informazioni, consulta la sezione Utilizzare domini Active Directory con AppStream 2.0.

Per abilitare l'accesso degli utenti, è necessario configurare un accesso federato con un provider SAML 2.0. Questo consente di utilizzare una directory utente esistente per controllare l’accesso alle applicazioni di streaming disponibili tramite Amazon AppStream 2.0. Per ulteriori dettagli su come impostare un'integrazione con SAML 2.0, consulta le istruzioni contenute in Configurare SAML.

No. Al momento la connessione di utenti gestiti in pool alle risorse di domini uniti non è supportata. Per ulteriori informazioni sui pool di utenti, consulta la sezione Utilizzare il pool di utenti AppStream 2.0.

Quando gli utenti accedono a un'istanza di streaming tramite un browser Web, accedono al proprio dominio Microsoft Active Directory inserendo la password del dominio. Quando gli utenti accedono a un'istanza di streaming utilizzando il client AppStream 2.0 per Windows, possono immettere la propria password del dominio Active Directory o utilizzare una smart card considerata attendibile dal dominio Active Directory. 

Prezzi e fatturazione

Ti verrà addebitato il costo dello streaming delle risorse nell'ambiente Amazon AppStream 2.0 e una tariffa mensile per ogni utente unico autorizzato che effettui l'accesso alle applicazioni tramite istanza di streaming di Amazon AppStream 2.0 basata su sistema operativo Windows. Le tariffe sono on demand, senza alcun impegno a lungo termine.

Lo streaming delle risorse si basa su istanze Amazon AppStream 2.0 nel parco istanze personale e istanze di Image Builder. Sono disponibili due tipi di parchi istanze: sempre attivi e on demand. Per i parchi istanze sempre attivi vengono addebitati i costi delle istanze in esecuzione, anche quando non è connesso alcun utente. Le istanze vengono fatturate su base oraria o al secondo in base al sistema operativo e al parco istanze selezionato, e la tariffa oraria dipende dal tipo di istanza selezionato. Per i parchi istanze on demand vengono addebitati i costi delle istanze in esecuzione nel tuo parco istanze solo quando è connesso almeno un utente. Le istanze vengono fatturate su base oraria o al secondo in base al sistema operativo selezionato, e la tariffa oraria dipende dal tipo di istanza selezionato. In un parco istanze on demand, se un'istanza è in esecuzione ma non è presente alcun utente connesso, sarà addebitata una tariffa oraria nominale per l'istanza on demand interrotta, che è la stessa per tutti i tipi di istanza in una data Regione. Le istanze Image Builder sono disponibili solo se sempre attive, quindi viene addebitata la tariffa oraria anche se non sono presenti utenti connessi. I costi per i parchi istanze sempre attivi e on demand e per le istanze Image Builder includono i costi dei volumi di storage utilizzati dall'immagine Amazon AppStream 2.0 e la tariffa relativa alla larghezza di banda in uscita consumata dal protocollo di streaming. Puoi controllare il numero di istanze di streaming all'interno di un parco Always-On o On-Demand utilizzando policy di dimensionamento fisse o dinamiche.

Le istanze di streaming del parco istanze elastico sono fatturate al secondo con una durata minima di 15 minuti per sessione di streaming, con un prezzo orario basato sul tipo di istanza selezionata durante la creazione del parco istanze.

La tariffa mensile per utente viene utilizzata per il pagamento della Licenza di accesso degli iscritti ai servizi Microsoft Remote Desktop Services Subscriber Access License (RDS SAL). Questo costo viene addebitato per utente unico autorizzato e in forma integrale (non ripartito proporzionalmente), indipendentemente da quando l'utente effettui per la prima volta l'accesso ad Amazon AppStream 2.0 nel mese in questione quando trasmette da un'istanza di streaming di un server Microsoft Windows. Le scuole, le università e le istituzioni pubbliche possono beneficiare di tariffe ridotte. Per i requisiti di qualifica fai riferimento alle condizioni e ai documenti di licenza Microsoft. Se pensi di essere idoneo, contattaci. Esamineremo le tue informazioni e lavoreremo insieme a te per ridurre i costi di licenza RDS SAL di Microsoft. Quando si usano istanze di Image Builder o quando si trasmette da istanze di streaming basate su Linux, non è previsto alcun costo per l'utente.

L'utilizzo di Amazon Simple Storage Service (S3) viene addebitato separatamente per tutti i dati memorizzati nei bucket S3 all'interno del tuo account.

Sì. Se disponi della mobilità delle licenze Microsoft, puoi avere diritto a importare le tue licenze Microsoft RDS CAL e a utilizzarle con Amazon AppStream 2.0 basato su Windows. Per gli utenti coperti dalle tue licenze non ti verranno addebitati i costi utente mensili. Per ulteriori informazioni sull'utilizzo delle licenze Microsoft RDS SAL esistenti con Amazon AppStream 2.0, visita questa pagina oppure rivolgiti al tuo rappresentante Microsoft.

Le scuole, le università e le istituzioni pubbliche possono beneficiare di tariffe ridotte. Per i requisiti di qualifica fai riferimento alle condizioni e ai documenti di licenza Microsoft. Se pensi di essere idoneo, contattaci. Esamineremo le tue informazioni e lavoreremo insieme a te per ridurre i costi di licenza RDS SAL di Microsoft. Non viene addebitata alcuna tariffa per utente quando sono in uso istanze per Image Builder.

È necessario fornire ad AWS il nome giuridico completo dell'istituzione, l'indirizzo dell'ufficio principale e l'URL del sito web pubblico. AWS utilizzerà queste informazioni per verificare l'idoneità all'ottenimento di tariffe utente ridotte per AppStream 2.0 per istituti educativi in possesso dei requisiti necessari. Nota bene: l'uso dei software Microsoft è soggetto ai termini di Microsoft. Sei tenuto a ottemperare ai termini di licenza di Microsoft. In caso di domande sulla licenza o sui diritti sul software Microsoft acquistato, consultare il proprio legale, Microsoft o il rivenditore Microsoft. Come stabilito nelle condizioni accettate, possiamo inoltrare le informazioni a Microsoft per applicare il prezzo riservato agli istituti di educazione per l'utilizzo di Amazon AppStream 2.0.

No, le tariffe utente sono specifiche per Amazon AppStream 2.0 e non hanno alcun effetto su licenze o altri servizi cloud di AWS.

Sì. Se configuri i tag in modo che siano visibili nel report Cost Allocation mensile, saranno visibili anche nella fattura mensile AWS. Potrai quindi tenere sotto controllo i costi secondo le tue esigenze. Per farlo, assegna i tag alle risorse di Amazon AppStream 2.0 seguendo le istruzioni elencate nella pagina Applicazione di tag alle risorse AppStream 2.0. Quindi seleziona i tag da includere nel report di allocazione dei costi seguendo le istruzioni elencate nella pagina Configurazione del report mensile di allocazione dei costi.

Per l'utilizzo di tag con risorse di Amazon AppStream 2.0 non viene addebitato alcun costo aggiuntivo.

Conformità

Sì. Se possiedi un Business Associate Addendum (BAA) con AWS puoi cominciare immediatamente a utilizzare Amazon AppStream 2.0 con gli account AWS associati al tuo BAA per effettuare lo streaming di applicazioni desktop che contengono informazioni sanitarie protette (PHI). Se non disponi di un BAA con AWS, contattaci e ti metteremo in contatto con un addetto del team vendite AWS. Per ulteriori informazioni, consulta Conformità HIPAA

Sì. Amazon AppStream 2.0 è conforme allo standard PCI e al Payment Card Industry Data Security Standard (PCI DSS). PCI DSS è uno standard di sicurezza informatica proprietario, amministrato dal PCI Security Standards Council, associazione fondata da American Express, Discover Financial Services, JCB International, MasterCard Worldwide e Visa Inc. Lo standard PCI DSS si applica a tutte le entità che memorizzano, elaborano o trasmettono dati relativi a carte di credito e/o dati sensibili di autenticazione, tra cui esercenti, entità incaricate dell'elaborazione dei dati, acquirenti, autorità emittenti e fornitori di servizi. Lo standard PCI DSS è imposto dalle autorità emittenti delle carte di credito ed è gestito dal Payment Card Industry Security Standards Council. Per ulteriori informazioni, consulta Conformità PCI DSS.

Sì. Amazon AppStream 2.0 è incluso nei report dei Controlli dell'organizzazione e del sistema (SOC) di AWS. I report SOC di AWS sono esami indipendenti condotti da terze parti che dimostrano in che modo AWS raggiunge i controlli e gli obiettivi di conformità chiave. Lo scopo di questi report e di aiutare i clienti e le loro entità di controllo a raccogliere informazioni sui controlli creati da AWS per supportare operatività e conformità. Puoi ottenere ulteriori informazioni sui programmi di conformità di AWS visitando i Programmi di conformità di AWS o consultando i Servizi inclusi nei programmi di conformità.

Ulteriori informazioni sui prezzi di Amazon AppStream 2.0

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